"Senza bagnini spiagge chiuse". Gli chalet minacciano proteste
Sotto accusa l'obbligo all'assistenza in mare a maggio e settembre
ALBA - Problemi per la categoria dei balneari che rischia di ritardare l'apertura al pubblico dei loro stabilimenti marini, per mancanza del servizio di salvamento. Quest'ultimo, con una recente ordinanza emessa dalla Capitanerie di porto, d'ora in avanti dovrà essere garantito anche in determinati "week-
end" in bassa stagione, a partire dal primo previsto a maggio prossimo, pena sanzioni amministrative, con conseguenze di carattere penale. A preoccupare l'intero comparto della cittadina balneare, già sceso in campo con le associazioni Oba (operatori balneari Alba), Comitato anti-erosione, con operatori turistici di Martinsicuro e Villa Rosa, la forte difficoltà ad assicurare il controllo in mare dei bagnanti negli ultimi due fine settimana di maggio (18/19 - 25/26) e negli ultimi due di settembre (21/22 - 28/29). "Noi -afferma il presidente dell'Oba,
Marcello Spinosi- siamo ben disposti a rispettare l'obbligo di istituire il servizio di salvataggio in mare ma c'è un grosso guaio, peraltro ben noto anche nel pieno dell'estate, quello di reperire gli assistenti bagnanti. In stragrande maggioranza sono giovanissimi che, inoltre, in quel periodo vanno ancora a scuola. In quei giorni -sottolinea- la spiaggia sarà completamente attrezzata, con ombrelloni e quant'altro ma non potremmo accogliere gente in spiaggia, se non ci sarà un bagnino ogni 150 metri". Una norma arrivata recentemente, prima dell’avvio della stagione turistica che sta creando malumore ed incertezza. "Fino all'anno scorso -continua Spinosi- si aspettava il primo giugno per partire in via ufficiale con i bagnini della cooperativa, mentre nelle settimane precedenti bastava apporre l'apposita cartellonista in cui si annunciava l'assenza del servizio, mettere la bandiera rossa, posizionare il limite di sicurezza e le boe, per poter ospitare i bagnanti". I gestori di concessioni marine rimarcano anche che le norme sono interpretabili, in contrasto con quelle della Regione. "Nelle zone di spiaggia libera -osserva il presidente dell'Oba- basterà ancora sistemare il cartello di balneazione non sicura ma, invece, la nuova ordinanza vale solo per i concessionari. Noi, -conclude- senza bagnini, non potremo aprire neanche le attività collaterali, quali bar e ristoranti". I balneari minacciano proteste, ad iniziare da una serrata proprio il 18 maggio.