La vedova di Guevara chiede la bici del Che al collezionista di Alba
Il proprietario Giancarlo Bucci: "Meglio che torni a Cuba visto che ad Alba non interessa"
ALBA - La storica bicicletta appartenuta al Che, rinvenuta ed acquistata dal collezionista albense
Giancarlo Bucci, a Rosario, in Argentina, nel 1990, dal prossimo anno potrebbe tornare in mostra al museo di Cuba ma, questa volta, per sempre. Una prospettiva concreta emersa dopo la recente edizione del raduno di biciclette d'epoca "Eroica Cuba", organizzata dall'ideatore della manifestazione internazionale, il medico toscano
Giancarlo Brocci. "
Aleida, 86 anni, seconda moglie del Che -rivela Bucci- ha espresso il sogno di poterla esporre nel museo di L'Avana che dirige, in modo permanente. Non c'è solo il fattore emotivo, sentimentale ma anche economico, dato che la bicicletta del Che potrebbe attrarre gente e far giungere più visitatori nell'isola caraibica, a cui resta esclusivamente il turismo". Il desiderio di Aleida March e dell'ultimo dei quattro figli avuti dal famoso rivoluzionario sudamericano, che porta il suo nome:
Ernesto Guevara, 59 anni, è stato subito raccolto da Brocci. Questi, adesso sarebbe in procinto di acquistare il ricercato velocipede con motore Garelli, per poi donarlo al museo della capitale cubana. Un cimelio con cui il Che, nel 1950, percorse ben 4.200 km in Argentina, partendo da Rosario, la sua città di nascita. "Brocci -dice Bucci- ha riferito alla vedova del Che di avere pazienza e di attendere l'edizione 2025 del raduno Eroica Cuba, lasciando intendere che ci sono buone speranze per acquisire la mitica bicicletta del ventenne Guevara, che in seguito sarà trasferirla in via definitiva a L'Avana". Non poco il rammarico dell'artista abruzzese, per dover togliere dalla sua collezione composta da ben 350 biciclette d'epoca recuperate, abbellite e decorate in maniera molto creativa, un tale pezzo pregiato. "E' meglio che torni a Cuba -afferma Bucci con una certa rassegnazione- visto che ad Alba e dintorni non interessa a nessuno. Io, comunque, prima di cederla riprodurrò una copia perfetta dell'originale". Una considerazione polemica, alla luce del fatto che il creativo disegnatore abruzzese negli ultimi anni e in piu occasioni, ha proposto al Comune adriatico di individuare un un sito pubblico per esporre le belle biciclette, senza avere alcuna risposta. Tuttavia, la speciale bicicletta di Che Guevara continua a richiamare l'attenzione, per il suo evidente significato storico. Infatti, in attesa del mese di febbraio 2025, prima di riprendere il volo per Cuba, la bicicletta del Che continuerà ad essere in mostra, in Italia. Verrà esposta il prossimo 8 giugno per l'evento in Abruzzo di "Eroica Gran Sasso" e la settimana successiva (15 giugno), ad Ostia, in un raduno a pedali, in collaborazione tra il Comune laziale e l'ambasciata di Cuba, al fine di raccogliere fondi e medicinali da inviare negli ospedali dell'isola, in particolare per le cure dei bambini oncologici. "Sono stato invitato -conclude Bucci- da Aleida ad andare a Cuba per la consegna della bici e, se tutto andrà bene, ci sarò". Una storia incredibile, quella della bicicletta del Che, ferma in un garage di Alba, per 34 anni. Un normale bicicletta da modernariato diventata in breve tempo un oggetto ambito, soprattutto, dai cubani. In tal caso Bucci, a Cuba, non sarà dimenticato.