Il regista Mauro John Capece girerā un film in provincia di Teramo
L'autore č al suo ottavo film con "Unlucky to love you", uscito a dicembre scorso
ALBA -
Mauro John Capece, un artista con la passione della "settima arte", fin dall'età di 20 anni, quando decise di andare in America, a New York, per iscriversi a corsi professionali, in scuole di cinema della "Grande Mela". Oggi, a 49 anni, la sua carriera cinematografica vanta la produzione di otto film. "Mentre studiavo, -ricorda il regista abruzzese, figlio dello scomparso sindaco di Alba, Mario Capece, che vive tra Roma e Alba- ho iniziato a frequentare il set cinematografico per apprendere le tecniche di regia, cominciando anche nel ruolo di elettricista". Dopo due anni di esperienza, Capece è tornato in Italia, per proseguire gli studi, a Roma, con i corsi diretti dal giornalista-attore
Andrea Purgatori (scomparso a luglio dell'anno scorso) e dallo scrittore-sceneggiatore campano
Domenico Starnone, ottenendo in breve tempo la partecipazione a selezioni e festival importanti, a New York, Roma e Rotterdam. In quel periodo giovanile, ha realizzato i primi cortometraggi e video-arte, in pellicola e nastro, suscitando, inoltre, l'interesse del noto critico cinematografico
Gian Luigi Rondi, che apprezzava i suoi film. "Negli anni successivi -dice il regista che ora insegna all'Accademia di Belle Arti (direzione della fotografia e cinema), di Bari- ho avuto un pò di difficoltà a finanziare la mia passione, rallentando l'attività, fino a dieci anni fa, quando sono riuscito ad auto produrre il film "La scultura" che ha avuto un buon successo in America, registrando incassi ragguardevoli rispetto alle attese, ancora adesso molto visto dal pubblico d'Oltreoceano". Mauro John Capece, da quel momento ha ripreso a girare film, fino all'ultimo lavoro uscito nello scorso mese di dicembre, dal titolo "Unlucky to love you", realizzato in lingua inglese con attori italiani e americani, per il mercato USA, attualmente in programmazione su Amazon Prime Video. "Con il passare del tempo, -svela il regista- sento che riesco a raccontare storie, con la macchina da presa, sempre meglio. Il mio è un cinema d'autore che fa riflettere e che spazia tra love story e thriller. Deve essere bello ma con contenuti densi, con shock emotivi. Un film -sottolinea- funziona se il giorno dopo ci pensi". Nella trama delle sue opere cinematografiche, in modo particolare, emergono tematiche con riferimenti alla politica, al disagio dell'arte, mettendo in luce gli aspetti più negativi del potere e del denaro. "Sono -dice- temi forti che coinvolgono sentimento e mente". L'artista abruzzese non ama fare "casting", per la scelta degli attori. "Non mi piacciono -afferma- preferisco, in maniera prevalente, lavorare con gli stessi attori anche se ho avuto una collaborazione con Franco Nero". Capece, sta già pensando al prossimo film. "E' in preparazione -annuncia Mauro John- e penso di girarlo in provincia di Teramo, un ritorno nel mio territorio d'origine. Uscirà -conclude- a fine anno".