La protesta della Task force ambientale:"No allo spostamento del canile"
Scatta la raccolta di firme per impedire la chiusura dello storico canile "Canalba"
ALBA - Task Force ambientale (composta da 21 associazioni ecologiste), in campo con una petizione per dire no allo spostamento del canile di Alba A
driatica, in via Ascolana. A suscitare la protesta è stata la decisione dell'Unione dei Comuni di non concedere più proroghe all'accoglienza degli animali, nonché di individuare un nuovo sito, per un anno, attraverso una manifestazione d'interesse, in corso da alcuni giorni. Tale indirizzo ha messo in allarme la Task Force, facendo scattare una raccolta firme, al fine di ostacolare il trasferimento dello storico rifugio "Canalba" (oltre 100 i cani ospitati), e di evitare che a breve possa cessare la sua attività. In una nota molto critica, a firma dell'ambientalista
Giuliano Marsili presidente della Task Force, si ricordano i circa 40 anni di presenza di "Canalba" e l’impegno profuso dai volontari. “La nostra associazione -dice Marsili- alla notizia di un possibile spostamento del canile, e una chiusura imminente, si mobilita, per una raccolta di firme (come avvenuto per la pineta di Villa Fiore), per impedire che sia la politica inconcludente dell’Unione di Comuni ad occuparsi di una questione così delicata. Forse -sottolinea l'ambientalista- i sindaci non hanno ben compreso che senza un tavolo tecnico reale e concreto, non come quelli passati, con le associazioni ecologiste, il canile non si tocca. Ben vengano -suggerisce Marsili- le proposte concrete di rifarlo, ristrutturarlo, delocalizzarlo nelle vicinanze, renderlo finalmente una struttura idonea ad accogliere i tanti cani randagi e abbandonati". Per il presidente della Task Force ambientale, la causa è nel mancato censimento che i sindaci avrebbero dovuto completare, come previsto dalle normative vigenti.