In vista dell'inverno, sale la preoccupazione per i balneari della zona Nord
ALBA - La prima mareggiata autunnale ha ridotto quasi a zero il grande ripascimento di sabbia (oltre 100mila metri cubi) effettuato nell'arenile Nord di Alba, circa 6 mesi fa, nell'ambito del progetto regionale della spiaggia di alimentazione. Un incubo, quello che l'acqua marina torni ad invadere anche l'interno delle stesse strutture, che si ripropone per gli operatori turistici della zona sottoposta al fenomeno erosivo ormai senza soluzione, da un trentennio. Le onde sono tornate a rasentare vetrine e serrande poste fronte mare, facendo presagire ben altre situazioni, specie con la stagione invernale in vista, quando si potranno verificare mareggiate più forti dell'ultima che, comunque, ha spazzato via gran parte del quantitativo riversato. A ricordo dei circa 60 metri di arenile guadagnati, a conclusione delle opere marittime, ora resta solo un gradino di sabbia, ma a ridosso degli stabilimenti balneari coinvolti, oltre una decina. "Siamo sempre più preoccupati. -dice
Gabriele Tarquini, dello chalet Stella D'Oro- Non abbiamo alcuna certezza che sia finita qui e viviamo in uno stato di ansia costante anche perché le prossime mareggiate invernali potrebbero devastare le nostre attività, come già avvenuto in altre occasioni precedenti, con la conta di danni ingenti. Ho già messo -ricorda Tarquini- molti massi a protezione del mio lido ma con il mare in burrasca non c'è mai da stare sicuri, le onde potrebbero superare la barriera ed entrare nello spazio interno". Un serio problema per i balneari che lavorano nel settore della ristorazione e che hanno già registrato la totale distruzione delle loro cucine, arredi, nonché di vetrate e infissi, appena la scorsa primavera. La delusione per i lavori della spiaggia di alimentazione, prevista per durare 5 anni, non manca. "Il nostro futuro -conclude- Tarquini- è a forte rischio e l'unica speranza per non chiudere i battenti, è quella di realizzare la scogliera in massi". I danni economici prodotti dall'erosione marina, si sono estesi all'intero comparto urbano della zona Nord.