Statale 259 ancora bloccata e i tempi per riaprirla non saranno brevi
La soluzione potrebbe arrivare dal taglio di 15 tigli malati ma L'Anas vuole abbatterli tutti
VAL VIBRATA - Una data precisa per la riapertura della SS 259 non c'è e la situazione nel tratto sbarrato, che va dall'incrocio con la SS 16 fino al casello autostradale, potrebbe protrarsi ancora per diversi giorni. Un contesto ingarbugliato, irrisolto anche dopo l'ennesimo tavolo tecnico in prefettura, l'altro ieri, al cospetto di vari sindaci della vallata. L'Anas non intende riaprire, fino a quando non saranno eliminati tutti i tigli lungo via Risorgimento, in territorio di Martinsicuro, ritenuti dalla stessa azienda delle strade un pericolo imminente che potrebbe verificarsi in qualsiasi momento. Dall'altro canto, per cercare di accelerare la riapertura dell'inatteso blocco stradale, ormai in corso da oltre 10 giorni, ora si spera nel buon esito della perizia effettuata da un agronomo incaricato dal Comune truentino, esaminata nell'incontro in prefettura. L'esperto ha indicato che gli alberi da rimuovere, in quanto malati, sono 15. "Sulla strada -ha detto il sindaco di Martinsicuro
Massimo Vagnoni- non ho competenze ma sulla scorta di quella che è la situazione chiederò alla Sovrintendenza l'autorizzazione per abbattere gli alberi malati per poi emettere un'ordinanza relativa. Spetterà -conclude- poi all'Anas adottare i provvedimenti del caso". Adesso, bisognerà vedere se basterà lo studio effettuato per far cambiare idea all'Anas, visto che nell'ordinanza di chiusura, lo scorso 17 settembre, l'ente ha indicato che gli alberi in via Risorgimento dovevano essere tutti abbattuti. Intanto, in attesa di sviluppi, i giorni passano all'insegna di lunghe code e disagi, specie nelle ore di punta. Gli automobilisti sono costretti a percorrere strade collinari alternative inadeguate e tortuose (affollate anche da camion, bus e furgoni). Il prolungato stop alla circolazione stradale, inoltre, ha riacceso polemiche e riproposto l'annoso problema di ammodernare la SS 259. Ritardi e inadempienze, messi in luce anche dal presidente del Comitato civico della Val Vibrata,
Domenico Di Matteo e dal suo vice
Tito Rubini. "La vallata -ha detto quest'ultimo- è isolata, arrivare da Nereto è stata un'avventura".