Ha passato notti intere a studiare i migliori piatti e cercare la perfezione
ALBA - Affascinato, già da bambino, dalla vita in campagna e dall'ameno paesaggio agreste delle colline vibratiane, fattori che hanno influenzato il suo pensiero e la successiva formazione professionale, fino a farlo diventare uno Chef affermato, a livello nazionale, tra i primi 8 in Abruzzo per la guida de L'Espresso. Si tratta di
Massimiliano Capretta (
nella foto al centro con la sorella Dalila ed Edoardo Massari), 50 anni, nato a Torano Nuovo, in una famiglia numerosa composta da ben sette tra fratelli e sorelle, da circa un trentennio residente ad Alba Adriatica, con la famiglia. "Mi sono trasferito -dice- perché Alba offriva maggiori opportunità di lavoro, soprattutto, nel settore della ristorazione. Da ragazzo -ricorda- avrei voluto proseguire gli studi all'Istituto alberghiero di S. Benedetto del Tronto ma con l'arrivo di due gemelli rinunciai, per aiutare economicamente la mia grande famiglia". Capretta, infatti, a circa 20 anni, arriva ad Alba, dove lavora per qualche anno in hotel e poi gestire, per pochi mesi, uno storico locale del luogo, oggi chiuso. Nella sua mente, ormai, c'era un solo intento: allestire un ristorante, tutto suo. "Ho aperto, -racconta lo Chef abruzzese- 24 anni fa, il ristorante l'Arca con l'idea di seguire il mio intuito e il mio pensiero sul mangiare sano con prodotti della campagna circostante, per regalare buon gusto, emozioni e sensazioni di piacere. Il concetto fondante della mia cucina è quello legato alla tradizione, utilizzo di materie prime locali di qualità certificata, rivisitato con tecniche moderne". Capretta, dopo aver raggiunto il suo sogno, con non pochi sacrifici, ha iniziato a passare notti intere nel suo ristorante per cercare la perfezione, nel tipico stile dei grandi Chef. "La svolta -rivela Capretta- è arrivata con la nascita di mia figlia Elisa, 13 anni fa. Ho cambiato prospettiva, passando al principio dell'estrazione totale della materia prima, al suo riutilizzo per formare salse e ragù dal sapore unico, alla cottura a bassa temperatura". Antesignano della cucina Bio-Mediterannea, per lo Chef albense è cominciato un periodo di grande successo invitato ad esibirsi in trasmissioni nazionali, quali "Heat Parade" (Rai 2), "La prova del cuoco" (Rai Uno), Geo&Geo (Rai Tre), nonché sulle reti Mediaset ed altre ancora. Nel suo curriculum esperienze in Irlanda, Olanda ed a Londra, dove ha conosciuto lo Chef giapponese
Iroki Takemura (al servizio di Robert De Niro), per poi portarlo ad Alba nell'estate 2003. L'ultima apparizione in Tv, lo scorso luglio, intervistato da
Silvia Rita di RaiNews 24. Segnalato su decine di guide e riviste nazionali di settore, è stato protagonista di decine di degustazioni, ospitando produttori di eccellenze gastronomiche, a livello internazionale. "Sono stato chiamato -conclude- a cucinare anche a Mosca, davanti al Kremlino". Ora, dopo tanto impegno e determinazione, è in arrivo anche un libro personale, edito da Minerva, che racconterà la sua storia e la sua arte culinaria.