Sacchi di sabbia in spiaggia per salvare il lido dalle onde
I balneatori: "Erosione costante, non avevamo alternative"
ALBA - Dall'illusione, svanita in breve tempo, di poter disporre di un ampio arenile (dopo i lavori regionali per realizzare la spiaggia di alimentazione), al tent
ativo di salvare quel che resta del ripascimento di sabbia effettuato lo scorso fine maggio. Infatti, 3 concessioni balneari del tratto interessato dalle opere marittime, hanno dovuto procedere con la posa di oltre 1000 sacchetti biodegradabili di sabbia, al fine di tamponare l'effetto erosoviso che avrebbe messo a rischio il mese di agosto, con la perdita di altre prime file di ombreggi. "Era l'unica soluzione possibile -dice Katia Sorgi dello chalet Chef Galliano- per salvare la stagione estiva. Abbiamo già perso 3 file ed una resta in bilico anche con i sacchi. Avevamo preso le prenotazioni e per rispettare l'impegno abbiamo deciso di proteggere la battigia, altrimenti avremmo dovute togliere ancora linee di ombreggi". La situazione, comunque, resta da lavori in corso, con transenne di delimitazione e scalini per scendere a riva, proprio grazie ai sacchetti. I balneari raccontano anche di lamentele dei turisti, specie tra i più anziani, considerato che bisogna avere gambe buone e una certa forma fisica. "Le abbiamo provate tutte -aggiunge Carlo Tarquini del lido balneare Nettuno- ma non c'era verso per evitare l'avanzare del mare, anche se calmo, e di eliminare la formazione del grande gradino che seppur livellato si riproduceva subito. Il posizionamento dei sacchi contenenti la stessa sabbia deposta dalla draga -sottolinea- è stato un grosso sacrificio ma era l'unica soluzione, nel disperato tentativo di salvare la stagione turistica. Avevamo -conclude Tarquini- perso già 3 file e senza tale intervento sarebbe stato come tornare all'anno scorso". In queste ultime ore però il movimento ondoso del mare è stato alquanto sostenuto, riuscendo a scardinare la barriera difensiva, costringendo di fatto ad eliminare altre prime file di ombrelloni. Tutta la zona del ripascimento, già da settimane, è contrassegnata dalle strisce bianche e rosse, per evitare il pericolo di cadere dall'alto gradino di circa un metro e mezzo.
ativo di salvare quel che resta del ripascimento di sabbia effettuato lo scorso fine maggio. Infatti, 3 concessioni balneari del tratto interessato dalle opere marittime, hanno dovuto procedere con la posa di oltre 1000 sacchetti biodegradabili di sabbia, al fine di tamponare l'effetto erosoviso che avrebbe messo a rischio il mese di agosto, con la perdita di altre prime file di ombreggi. "Era l'unica soluzione possibile -dice Katia Sorgi dello chalet Chef Galliano- per salvare la stagione estiva. Abbiamo già perso 3 file ed una resta in bilico anche con i sacchi. Avevamo preso le prenotazioni e per rispettare l'impegno abbiamo deciso di proteggere la battigia, altrimenti avremmo dovute togliere ancora linee di ombreggi". La situazione, comunque, resta da lavori in corso, con transenne di delimitazione e scalini per scendere a riva, proprio grazie ai sacchetti. I balneari raccontano anche di lamentele dei turisti, specie tra i più anziani, considerato che bisogna avere gambe buone e una certa forma fisica. "Le abbiamo provate tutte -aggiunge Carlo Tarquini del lido balneare Nettuno- ma non c'era verso per evitare l'avanzare del mare, anche se calmo, e di eliminare la formazione del grande gradino che seppur livellato si riproduceva subito. Il posizionamento dei sacchi contenenti la stessa sabbia deposta dalla draga -sottolinea- è stato un grosso sacrificio ma era l'unica soluzione, nel disperato tentativo di salvare la stagione turistica. Avevamo -conclude Tarquini- perso già 3 file e senza tale intervento sarebbe stato come tornare all'anno scorso". In queste ultime ore però il movimento ondoso del mare è stato alquanto sostenuto, riuscendo a scardinare la barriera difensiva, costringendo di fatto ad eliminare altre prime file di ombrelloni. Tutta la zona del ripascimento, già da settimane, è contrassegnata dalle strisce bianche e rosse, per evitare il pericolo di cadere dall'alto gradino di circa un metro e mezzo.
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