Scrive un libro per realizzare il sogno del figlio: suonare con la sua band
Angela Riccardi č una donna combattiva e piena d'amore per Vincenzo
ROSETO - Una storia commovente, densa di significati e valori umani, di grande solidarietà. Angela Riccardi, è una madre combattiva, dal carattere forte, piena d'amore per i suoi figli, soprattutto, per Vincenzo, 19 anni, nato con sindrome di Down. Originaria di Napoli, 50 anni tra qualche mese, nel 2008 si è trasferita a Roseto, dove ha trovato un nuovo compagno di vita, dando alla luce Camilla che ha 7 anni. Grazie ad un sogno della bimba, Angela ha avuto l'idea di scrivere un libro coinvolgente e bellissimo, "La Porta incantata": da acquistare su Amazon a 6,99 euro. Lo scopo è quello di procurarsi i fondi necessari per portare Vincenzo, che canta e suona la batteria, con gli amici della band "I Musicabili", in uno studio di registrazione della cittadina rivierasca. Intanto, in pochi giorni, l'opera letteraria della Riccardi, esposta in stile fiabesco con tanto di fate e gnomi, adatta a grandi e bambini, ha già venduto oltre 170 copie. "Questo libro -dice Angela- mi ha appassionato, emozionato, entusiasmato. Oltre ad essere una storia fantasy originale ed avvincente, è un libro che tocca il cuore e -sottolinea- fa riflettere sui veri valori della vita, quelli che contano". "La porta incantata", ci parla di una bambina che aprendo una porta si trova in un bosco, dove incontrerà uno gnomo che l'aiuterà a diventare una fata. "Dovrà -svela Riccardi- affrontare numerose prove che la faranno crescere interiormente, per acquisire i valori veri, spesso trascurati, ad iniziare dall'accogliere ed accettare la diversità". Angela ha scritto il libro per il figlio Vincenzo ma anche per tutti gli altri ragazzi. "Con il ricavato di questo libro -si propone Angela- cercherò di rendere più viva e allegra la loro esistenza, nonchè di infondere fiducia e coraggio alle loro famiglie. Non abbiamo molti aiuti -conclude- e ci dobbiamo ingegnare, per offrire ai nostri figli la possibilità di crescere anche con l'arte, per organizzare maggiori relazioni sociali, per non restare sempre chiusi in casa".