Paolucci e Pepe: "Marsilio ha promesso le scogliere e non ha fatto nulla"
ALBA - "Oltre 2milioni di euro buttati in mare". "Lo sbandierato progetto della spiaggia di alimentazione è fallito". "Invece di 5 anni è durata 5 giorni". Sono alcune delle stoccate all'indirizzo della Giunta regionale, dal PD abruzzese che, ieri mattina, nello stabilimento balneare "Alba Beach", ha indetto una conferenza stampa sullo scottante argomento, alla presenza del capogruppo regionale
Silvio Paolucci e del vice
Dino Pepe, nonché del locale segretario
Paolo Tribuiani, rappresentanti di categoria e amministratori comunali. Un fiume di critiche, ma anche appelli alla collaborazione per trovare soluzioni tecniche definitive. "Nel 2019, -ha detto Pepe- abbiamo perso le elezioni anche per le politiche volte al contrasto dell'erosione ma il centrodestra di Marsilio che prometteva solo scogliere, non ha fatto nulla per 3 anni, fino al 2022, quando è arrivata la spiaggia di alimentazione che sarebbe dovuta durare 5 anni". Molti i dubbi tecnici sull'opera eseguita, compreso l'alto costo per circa 200metri di litorale, a dispetto dei 500 previsti. "Abbiamo assistito -ricorda Dino Pepe- ad infinite conferenze, propaganda social, interminabili sopralluoghi e soprattutto tantissime passerelle politiche: Marsilio, Quaresimale, Di Matteo e in particolare il Sottosegretario D'Annuntiis. Il progetto che doveva proteggere il tratto Nord di Alba, è svanito in un pugno di giorni, come a Villa Rosa, in una notte". Anche Paolucci non è stato da meno. "Arroganza e mancanza di confronto -ha detto il capogruppo regionale del partito di Letta- hanno prodotto questa grande delusione. Cosa accade ora di questo progetto e delle risorse investite? Chi sbaglia paga". La vicenda della spiaggia di alimentazione, comunque, non finisce qui, perché i consiglieri dem hanno già proceduto per avere la documentazione del progetto e relative fasi procedurali. Non è mancato, tuttavia, l'appello ad affrontare il grave fenomeno erosivo, in modo unitario e condiviso. "Ormai, ha sottolineato Pepe- è stato provato di tutto, tra pennelli e ripascimenti, senza alcun risultato. Restano solo le barriere rigide. Non siamo qui -ha concluso- per sciacallaggio politico ma per contribuire a risolvere i problemi delle comunità". Intanto, i pennelli in massi sono già scoperti e il grande gradino avanza, ponendo interrogativi sulla sicurezza.