I lavori di ripascimento non sono durati neanche un mese. Servono barriere rigide
ALBA - La speranza di avere una spiaggia più grande, per almeno un lustro, è sparita in meno di un mese. C'è delusione, visto il rapido effetto erosivo che ha già portato via buona parte della sabbia deposta dalla draga. "La situazione -dice
Massimiliano D'Agostino del lido balneare Galliano- è subito tornata ad essere negativa, a meno che non si provveda completare l'opera, perché la sabbia è stata insufficiente. In previsione avevo acquistato 50 ombrelloni, lettini e sdraio, per prepararmi ad accogliere un numero maggiore di bagnanti ma non servono più. Al momento, ho già tolto 3 file di ombrelloni. C'è da piangere, -conclude amareggiato- vogliamo subito le barriere rigide, altrimenti il prossimo inverno il mare tornerà ad invadere le nostre strutture". Le spese, per qualche decina di migliaia di euro, fatte per comprare le nuove attrezzature hanno riguardato diversi balneari che esercitano nell'arenile interessato dai lavori regionali. "Abbagliato dalle opere iniziali -aggiunge
Carlo Bruni dello chalet Calypso- ho comprato 60 ombreggi completi che adesso non utilizzerò. Ho già perso 3 file di ombrelloni e questo lavoro fatto così non servirà a nulla". Aspettative sfumate anche per il giovane
Andrea Bruno, direttore dello chalet Boracay, il primo degli stabilimenti esclusi dal ripascimento previsto, invece, nel progetto iniziale. "Avevo considerato -dice- un nuovo contesto, pensando di poter posizionare almeno 80 ombrelloni ma in realtà ne ho messi appena 24 e devo sperare che il mare sia calmo". La situazione resta molto critica e non manca un pò di polemica per l'opera incompleta. "Pensavo che le regole fossero uguali per tutti. -afferma
Gabriele Tarquini, del lido marino Stella D'Oro- Il nostro tratto di arenile non ha avuto alcun beneficio dai lavori, anzi ci hanno creato maggiori problemi, facendoci anche togliere 2 file di ombrelloni, rispetto all'estate scorsa. Voglio restare ottimista e pensare che molto presto avremo le scogliere orizzontali". "La Regione e le Opere marittime -è la richiesta di
Ivan Lazzarini del Riccione Beach- ci devono dare una risposta e rassicurare su come la spiaggia di alimentazione possa durare 5 anni, alla luce di quanto già avvenuto". "Comunque, -dice
Dino Cartone, presidente del comitato anti erosione- quest'anno ho più file degli anni precedenti. Chiediamo opere rigide da 30 anni, mentre ora sembrano tutti favorevoli. Bene -stiletta- ma ricordo che finora non c'è stata amministrazione comunale che le abbia mai richieste, in via ufficiale".