Il mare mosso ha gią ridotto di molti metri la spiaggia di alimentazione
Con le mareggiate invernali resterą ben poco. Casciotti: "Non ci sto, basta pagare dazio"
ALBA - A un mese dalla fine dei lavori regionali per realizzare la spiaggia di alimentazione (con un ripascimento di sabbia di oltre 100mila mc. e un costo complessivo di circa 2.300.000 euro), il mare mosso ha già eroso quasi la metà del materiale riversato. Le prime file di ombrelloni posizionate nei primi giorni di giugno, sono già state rimosse, mentre ora si è formato un pericoloso dislivello di circa 1,30 metri, tra il piano della battigia
e l'arenile a ombreggi, già transennato. Inoltre, i due pennelli in massi, non sono più sommersi dal riporto di sabbia ed ora affiorano in superficie. L'aspetto, che ha fatto riemergere critiche e malcontento, è stato affrontato ieri mattina dal sindaco
Antonietta Casciotti, in conferenza stampa. "La spiaggia Nord -ha detto il primo cittadino di Alba- adesso pone anche problemi di sicurezza. I pennelli sono già scoperti e non consentono più di camminare sulla spiaggia senza problemi e si rischia persino di cadere dal grande gradino. Questa città -ha proseguito- non può continuare a pagare dazio. Non ci sto, non è una battaglia politica, non vogliamo colpevoli ma un percorso serio per tutelare la nostra principale risorsa. Le preoccupazioni sono tante ma mi hanno lasciato sola e adesso -ha concluso la sindaca- chiedo alla Regione di sederci intorno a un tavolo tecnico per accelerare i tempi del progetto per le barriere rigide". In prospettiva, con le mareggiate invernali, non resterà nulla. Altro che 5 anni di durata.