"Boss" ha fatto scattare l'inseguimento del gestore e dell'aiutante
ALBA - "Boss", è un cane meticcio di 8 mesi, bellissimo, intelligente, capace di fiutare e percepire la presenza di una persona che ha brutte intenzioni an
che a decine di metri di distanza, che si aggira con fare circospetto nella zona di ombrelloni collocati al limite del bagno marino "Riccione Beach", situato nell'arenile Nord di Alba. Passano pochi istanti e dallo stabilimento balneare scatta un insistente abbaio in direzione del malintenzionato che, infatti, aveva preso di mira la borsa di un'anziana signora, in quel momento in acqua con il consorte e due nipotini al seguito. "Il nostro cane -dicono
Alessandra e
Ivan Lazzarini che gestiscono il lido balneare antistante la rotonda Nilo- è stato addestrato ad essere sempre tranquillo e buono con tutti, ma in questa particolare occasione ha annusato il pericolo, abbaiando con insolita veemenza, come mai accaduto in precedenza. In sostanza -affermano- è stato lui a metterci in allarme, permettendoci così di intervenire rapidamente e di sventare il tentativo di furto della borsa, perché nessuno di noi si era accorto dell'intruso tra le file più lontane dallo chalet". Per il "topo d'ombrellone" la situazione è improvvisamente mutata al peggio, visto che il titolare della concessione demaniale, dopo averlo visto afferrare la borsa della villeggiante, è partito all'inseguimento del giovane nordafricano che l'ha subito abbandonata, per darsela a gambe levate. Sembrava fatta ma non aveva fatto i conti con la staffetta del balneare,
Coco: l'aiutante bagnino congolese del lido, studente di Teologia e fisico prestante, da atleta centometrista. La fuga è finita sul ponte in legno del torrente Vibrata, dove il "topo d'ombrellone" è stato raggiunto da Coco. "Era uno sbandato, -dice il giovane addetto alla spiaggia- sono stato mosso da carità cristiana. Mi ha supplicato e l'ho lasciato andare. Sono comunque certo che non scorderà la lezione ricevuta". L'intera vicenda, come ogni estate, ripropone il problema dei furti sotto l'ombrellone che, questa volta, grazie a cane è stato impedito. "Boss -racconta Alessandra- era stato abbandonato, trovato da amici in una scatola di cartone. Noi l'abbiamo adottato, curato e addestrato. Siamo felici di averlo fatto e oggi è diventato il nostro amico inseparabile".