Annamaria Colasanto, la "cantattrice", il trionfo e l'amore in Australia
L'artista napoletana dal 2019 vive a Roseto, dopo decenni di fitti estivi
ROSETO - Una persona molto legata alle tradizioni della sua terra, alla sua città d'origine ma anche una donna che sprigiona energia, capace di suscitare emozioni e sensazioni attraverso l'arte del canto, dispensata da madre natura. Si tratta di
Annamaria Colasanto, nata a Napoli, 54 anni fa, dal 2019 residente a Roseto, dove ha acquistato un'abitazione, dopo decenni di fitti estivi. Infatti, la cantante napoletana arrivava ogni estate nella cittadina costiera abruzzese, in vacanza con la famiglia, fin dall'età di 4 anni.
"Le mie doti musicali -racconta l'artista- vennero notate da papà, perché a 2 anni la mia voce era intonata, pur non sapendo dire le parole delle canzoni che ascoltavo. Devo tutto a mio padre, -rimarca- è stato il mio mentore principale, mi ha sempre incoraggiata a cantare, tanto che a 16 anni mi iscrisse al festival delle voci nuove, proprio a Roseto. Cantai senza accompagnamento musicale, raggiungendo il 3º posto, ma nelle due edizioni successive arrivai prima". A Napoli, negli anni giovanili, Annamaria Colasanto ha cominciato a frequentare l'ambiente dello spettacolo, conoscendo attori, ballerini, coreografi e, come in altre circostanze, il talento naturale si è affermato per una semplice combinazione. "Nel 1989 -ricorda- accompagnai al teatro Bellini di Napoli il mio amico regista, nonché compositore musicale, Paolo Coletta che doveva sostenere un provino ma in seguito finii anch'io sul palco per una prova di canto e recitazione". Un evento che qualche giorno dopo le cambiò la vita: fu convocata al teatro Sannazaro, in veste di "cantattrice", come oggi Annamaria ama definirsi.
La grande svolta giunse, nel 1991, con il debutto artistico sul territorio nazionale, quando venne scelta per il "Liolà" di Pirandello, con
Massimo Ranieri e le musiche di
Nicola Piovani. Annamaria ha una voce potente e passionale ed è una grande interprete della canzone napoletana classica, dei Libero Bovio, Salvatore Di Giacomo, Roberto Murolo ed altri ancora, che l'ha fatta apprezzare anche all'estero, in Grecia, Polonia, Russia.
"Nel 2002 -continua la cantante- ho avuto anche un tour in Australia, per 8 concerti. Sono rimasta ben 16 anni, per un colpo di fulmine con un giornalista italo-australiano che ho sposato. Il Covid -afferma- ha bloccato la mia attività, riducendo le apparizioni solo a qualche diretta su Facebook. Ora però si riparte, con uno spettacolo teatrale da proporre lungo l'intero Stivale". Colasanto ha un curriculum lunghissimo, impossibile da riportare. Ha cantato con diversi autori importanti, tra i quali
Gigi D'Alessio e, l'ultima volta nel 2019, con
Tony Esposito. "Posso cantare tutti gli stili -conclude la cantante partenopea- ma per affinità nel mio animo c'è sempre la canzone napoletana classica, da Torna a Surriento a Dicitencello vuje".