Pirruccio, dalla Sicilia ad Alba Adriatica. L'artista ispirato dalla sua isola
"Prima di pensare ad un quadro scrivo versi, aforismi che trasformo in qrcode"
ALBA - Un artista naturale dotato di molta fantasia, in simbiosi con la sua terra d'origine, già nota per la grande passione dei suoi abitanti verso l'arte pittorica. Infatti,
Salvatore Pirruccio, 58 anni, di Siracusa, insegnante di Elettrotecnica e Elettronica che, da circa 30 anni, risiede ad Alba Adriatica, è ispirato proprio dai colori accesi che caratterizzano cieli e paesaggi della Sicilia. Prima di sbarcare nella cittadina rivierasca abruzzese, dove ha fatto famiglia, Salvatore Pirruccio aveva insegnato anche in Piemonte e nelle Marche, ma l'isola natia è rimasta sempre nel suo cuore, anzi è un tratto distintivo del suo essere che riemerge in tutti i suoi dipinti. "Sono autodidatta -dice Pirruccio- e, forse, grazie alla mia Sicilia: una terra che porta ad avere molta sensibilità per l'arte, fertile per coltivare sogni, ho sviluppato fin da ragazzo il gusto di creare forme da colorare. Cerco di trasmettere le sensazioni pure e l'essenzialità, quasi a togliere un significato esplicito e diretto". Il suo percorso creativo prevede anche la scrittura.
"Prima di pensare ad un quadro -racconta l'artista- scrivo anche dei versi inerenti le esperienze che vivo, soprattutto, quando torno a vedere i tramonti e le bellissime località siciliane. Scrivo -rivela Pirruccio- aforismi che poi trasformo in qrcode con forme ritagliate di legno e con cuciture di spaghi, fatte a mano. Il mio supporto è la tela, sulla quale esprimo uno stile pittorico materico, concettuale, dipingendo con colori acrilici". Salvatore Pirruccio ha anche altre idee tecnologiche da inserire nei suoi quadri che nel corso della sua esistenza sono stati centinaia, in molti casi regalati ad amici.
"Nella serie Lucciole -continua il pittore albense- i quadri con temi che rievocano gli ambienti e i colori tipici della Sicilia, sono stati fatti con supporti fluorescenti, in modo da renderli visibili anche di notte. Ho partecipato -ricorda- a decine di mostre collettive ma anche a qualche personale: a Siracusa, San Benedetto del Tronto, a Chieti". Durante il "lockdown" per Covid, il pittore non ha avuto molto tempo a disposizione per mettere in campo la sua creatività, considerato che il suo lavoro di insegnante, comunque, lo impegnava quotidianamente nelle lezioni in didattica a distanza. L'ultima mostra dell'artista è stata effettuata a Teramo, dove ha esposto 7 quadri della serie "Lucciole".
"Divido le mie opere -sottolinea Salvatore- in periodi, cicli che percorro fino a quando non esaurisco il mio interesse, per poi trovare un'altra dimensione d'ispirazione, completamente diversa dalla precedente. Lavoro moltissimo -conclude a livello sperimentale, utilizzando calce, ghiaia gialla, terra, cenere, colle viniliche e polvere di lava che prendo sull'Etna ma anche con la fotografia e la computer art".