Il maestro che intagliava i lumini adesso tiene lezioni su Facebook
La seconda vita dello scultore Francesco Esposito. I russi amanti del suo stile floreale
ROSETO - Il senso innato per l'arte non l'ha mai abbandonato, anzi si è scelto un lavoro affine alla sua passione, in falegnameria, proprio per il piacere di approfondire il suo trasporto per la scultura. E', questa, la storia di un vero artista, qual è
Francesco Esposito, 57 anni, di Roseto. Da giovane si è diplomato in elettronica ma già all'eta di otto anni le sue mani erano fluide e con fantasia trasformava i lumini votivi in delle piccole sculture, riproducendo i volti degli indiani, all'epoca molto in voga in fumetti e film.
"Sono stato attratto dal legno, -dice Esposito- tanto da accantonare l'elettronica e decidere di entrare in una falegnameria. Una bella esperienza, molto utile per crescere professionalmente e che, ancora oggi, mi consente di tenere in allenamento quotidiano le mani per modellarlo con intagli, decorazioni, sculture, ma anche per conoscere meglio le qualità del materiale da utilizzare". Lo scultore, che sa anche disegnare, ha poi approfondito lo studio. "Spinto da enorme passione -racconta Francesco Esposito- 25 anni fa mi sono rivolto alla Regione Toscana per poter accedere ad un corso specifico, allo scopo di apprendere le tecniche di grandi intagliatori. Gli insegnamenti di
Omero Soffici mi hanno fatto capire quello che cercavo sull'arte degli intagli, sul concetto floreale e sull'arte decorativa. Un maestro -sottolinea- geniale, che ha saputo aprire la mia mente, se non oltre".
All'artista abruzzese non mancano certo mazzuoli, sgorbi, mole, motoseghe e quant'altro possa servire per creare un'opera d'arte, compresa la capacità di condividere sui social il suo ambito creativo. "Ho lanciato -svela lo scultore rosetano- una scuola d'intaglio su facebook. All'inizio eravamo in pochi ma oggi siamo circa 10.000, in tutto il mondo. Inoltre, su Telegram siamo in 200, in video conferenze che mettono a confronto le nostre opinioni e le nostre tecniche". Infatti, c'è molto interesse intorno all'arte scultorea, al punto che Esposito si è inventato anche il 1º Concorso di scultura on-line. "E' piaciuto -dice- ma in palio ci sono solo attrezzature per scultori, avute in regalo da ditte del settore che hanno sostenuto l'idea. Nella mia vita -sottolinea Francesco- non c'è mai stato un giorno senza disegnare e scolpire. Ho tanta voglia che lo faccio anche di notte. Durante lo stop per Covid -rammenta- ero al lavoro per molte ore al giorno, chiuso nel mio piccolo laboratorio". A influenzare l'opera dell'artista è il contesto storico, mentre è ispirato al concetto floreale, il suo preferito. Uno stile molto apprezzato dagli architetti russi, con cui ha collaborato. "Mi hanno -conclude Esposito- trasmesso maggiore professionalità, perché conoscevano a memoria la storia dell'arte nel mondo, compresa quella italiana". Oltre 500 le mostre effettuate in tutta Italia, con sculture inviate anche all'estero.