L'artista che dipinge quadri ballando con musica classica e moderna
Laura Orfanelli, ballerina professionista ha scoperto anche le sue doti di pittrice
GIULIANOVA - U
no spirito libero, con le idee chiare sul suo futuro di artista. Sì, perché la pittrice
Laura Orfanelli, giuliese di 29 anni, fin dall'eta di sei anni, grazie all'intuito della madre, ha iniziato ha praticare l'arte della danza. "Da allora -dice la giovane artista- non ho mai smesso di ballare e dopo il diploma di maturità, ho preferito proseguire con gli studi di danza, conseguendo il diploma di Ballerina professionale, alla scuola di formazione "Opus Ballet", di Firenze". Poi l'incontro, qualche anno fa, con l'arte pittorica. "Dal 2018 - racconta Orfanelli- ho scoperto anche il piacere di dipingere quadri su tela, con colori ad olio e acrilici. Sono entrata nel circolo della pittura, dopo aver frequentato i corsi del maestro
Riccardo Celommi, a Roseto. Il totale trasporto però è scattato con l'iscrizione alla scuola P.I. Art Center di New York, dove ho vissuto da 2016 al 2020, arrivando ad avere esperienze di mostre, accompagnate con musica e movimenti del corpo. Inoltre, ho avuto contatti con artisti provenienti da tutto mondo. Per me -afferma l'artista- è stato un importante fattore di evoluzione, sia a livello umano che professionale". Una novità, quella delle esposizioni con musica e ballo, che piace molto al pubblico presente, ma ancor più alla stessa pittrice che così può ampliare il suo universo creativo, aggiungendo all'evento le sue doti di danzatrice professionista e anche di Dj. "Ormai -rivela- dipingo quasi sempre ballando, con musica classica o moderna. Sono attratta dalla vivacità dei colori, dall'impatto visivo. In alcuni quadri vado di getto, mentre in altri definisco in precedenza un disegno, utilizzando matite e marcatore nero. Oltre ai pennelli ci sono anche le mie mani, i miei stili pittorici -precisa- sono il realismo, l'astrattismo e l'espressionismo". Orfanelli, adesso è impegnata nel realizzare una serie di quadri dal titolo: "Il vuoto che diventa forma", ispirata dai dipinti e dai tagli sulla tela di Lucio Fontana. Lei però, dopo averli fatti, passa all'originale opera di ricucirli con ago e filo, "come se fossero delle ferite da curare". Nel 2020, Orfanelli ha vinto il primo premio alla mostra internazionale "Città di Budapest", e l'anno scorso ha visto il suo nome entrare nell'annuario artistico della Mondadori, in qualità di pittrice, selezionata da critici nazionali, come
Sgarbi e
Crespi. "Mi alleno -afferma- tutte le mattine, ballando almeno un'ora. Per la pittura, aspetto l'ispirazione giusta anche se le mie mani sono sempre in azione, facendo dipinti realistici. Il lockdown per Covid -conclude- mi ha limitata molto nei viaggi e nelle mostre dal vivo ma, al contrario, ho lavorato come mai prima". La pittrice danzante ora sta sperimentando anche la "settima arte", tanto che l'estate scorsa si è iscritta alla scuola di attori di Chieti.