Il sindaco di Alba: "occorrono rinforzi". Pił risorse economiche in Bilancio
ALBA - Le iniziative intraprese contro la movida molesta, ad iniziare dalla raccolta di firme spontanea che ha raccolto in poche ore circa 200 adesioni, tra turisti, cittadini e operatori, fanno scendere in campo il primo cittadino albense,
Antonietta Casciotti. "Flussi di giovanissimi -esamina il sindaco in una nota- si riversano sul nostro territorio in cerca di forme di divertimento notturno. L'abuso d'alcool e le scorribande tra ragazzi sono ormai un allarme a cui diventa anche difficile rispondere, visto il rapporto tra il numero dei giovani e quello delle forze dell'ordine". Un problema emerso nelle ultime stagioni estive. "Sino al 2019 -ricorda la Casciotti- tutto è filato liscio. Poi, qualcosa è iniziato a cambiare appena un anno fa per proseguire ancora nel 2021 con fenomeni che danneggiano sia il patrimonio pubblico che quello privato, oltre all'immagine di una città laboriosa e rispettabile". La movida molesta è stata anche al centro di una riunione a Palazzo di città con cittadini, commercianti e operatori turistici che hanno posto in evidenza la carenza di addetti alla sicurezza. "Occorrono rinforzi -ammette il sindaco- preso atto della numerosa presenza di locali di intrattenimento e occorre anche isolare quei pochi che vogliono fare cassa a danno dei giovani". "Un fenomeno -dice
Valerio Di Mattia, presidente dell'associazione dei ristoratori abruzzesi Aria- incentivato dalla presenza di decine di locali notturni e di oltre 12mila appartamenti ad uso vacanza. Dopo la riunione in Municipio, abbiamo fermato la petizione. E' stato compreso che bisogna spendere di più degli anni precedenti per garantire qualità e sicurezza. Noi non siamo contro nessuno e ancor meno contro il divertimento, purché sia espressione di civiltà e legalità. Alba -conclude Di Mattia- dovrebbe avere un protocollo di sicurezza adeguato alle sue caratteristiche, visto che passa da 13mila residenti, a 80mila d'estate".