Martinsicuro - Le figure femminili "verso la libertą" della pittrice Paola Celi
L'artista di Villa Rosa costretta a fermare le mostre in borghi e piazze per il virus
MARTINSICURO - "L'arte è donna". Sembra essere il motto giusto per
Paola Celi, 53 anni, di Villa Rosa, un'artista che dipinge corpi e volti di donne, con raffinatezza ed eleganza, ma anche con tanta sensibilità e introspezione. Una donna solare, indipendente, molto attiva, nonché madre di due figli. "Non sono -dice nella sua bottega d'arte in via Filzi- una femminista militante anche se nei miei quadri metto in primo piano sempre figure femminili, sguardi di donne consapevoli che infondono coraggio e che hanno sempre la libertà come meta". E', questo, il sentimento dominante nell'animo della pittrice truentina, capace di esprimerlo con pennelli e colori che le ha ispirato la realizzazione di un migliaio di quadri circa, molti dei quali finiti anche all'estero. Anche lei, al pari degli altri artisti descritti in questo spaccato sulla loro vita in tempi di Covid-19 (Giancarlo Bucci, Giustino Massucci, Nando Perilli, Nunzio Martiniani, Sehnaz Bac, Ilaria Gasparroni e il musicista Luca Giordano), ha avuto segni premonitori del suo destino artistico, fin da piccola. "Disegnavo sulle mura di casa ma non erano scarabocchi. -racconta Celi- Poi, nel 1987, ho conseguito il diploma al Liceo Artistico di Teramo e non posso tralasciare di aver avuto come insegnate il professore Sandro Melarangelo. Da quel momento, ho cominciato a dipingere con gusto, tutti i giorni. Posso dire di aver speso la mia gioventù nella pittura, mentre adesso ho stabilito un equilibrio, tra passione e professione. Il mio stile -specifica- è figurativo. Utilizzo tecnica mista e colori materici che danno un maggior senso di drammaticità. Amo grafite e carboncino, olio e smalti. Non mi piace la tela, bensì la tavola con le sue venature su cui fantastico, perché già intravvedo una storia". Per Paola Celi la pandemia sanitaria è un ostacolo che la rattrista molto, visto che le sta impedendo di esporre e di organizzare eventi culturali con al centro dell'attenzione il pianeta donna. "Mi manca tantissimo -continua- il contatto con il pubblico, mostre in piazze e borghi, i miei luoghi ideali. A mio parere, l'arte è un'emozione per tutti". Prima delle restrizioni, la pittrice di Villa Rosa, è stata artefice, per 3 anni, della manifestazione "La donna raccontata in quattro elementi della natura: aria, terra, acqua e fuoco", una "kermesse" artistica multidisciplinare itinerante, con musica, poesia, danza, scultura, pittura e spettacoli vari. "La mia fonte di ispirazione -sottolinea Celi- è in ciò che mi circonda, che vedo e che sento anche a livello interiore. Dai miei pennelli -conclude l'artista- sorge una figura di donna sensuale, con un elevato senso della dignità, dal tratto elegante, mai volgare".