Alba Adriatica - Di Matteo chiede aiuto per il ponte in via Ascolana
L'appello č rivolto alla Regione. A sei mesi dalla chiusura permane una situazione di stallo.
ALBA - Ponte, in via Ascolana, sbarrato da 6 mesi che comincia a diventare un grosso guaio per la viabilità delle collegate arterie stradali della SS 259 della Val Vibrata e della SS 16. La situazione di stallo preoccupa e, ieri mattina, il presidente del Comitato civico della Val Vibrata,
Domenico Di Matteo, ha indetto una conferenza stampa sul problema, proprio di fronte al ponte transennato. "Ci sono due importanti strade -ha detto l'ex sindaco di Tortoreto- come la SS 16 e la 259 che stanno soffrendo un traffico sostenuto, non potendo utilizzare la deviazione sul ponte in via Ascolana. Non voglio immaginare i disagi che si registreranno nel periodo estivo, quando arriveranno i turisti che vogliono visitare i paesi dell'entroterra vibratiano". La prospettiva di riaprire l'attraversamento sul torrente, chiuso in seguito ad una perizia tecnica che ha stabilito il rischio di crollare, non prevede tempi brevi. "Questo ponte -ha proseguito Di Matteo- non può restare in tali condizioni per lungo tempo ma, dopo 6 mesi, non ci sono fondi e progetti. Faccio un appello alla Regione, affinché intervenga con la massima urgenza per risolvere il caso. Bisogna -sottolinea poi- aiutare i due Comuni coinvolti nella ricostruzione: Alba in cui ricade gran parte del ponte e Corropoli che non hanno certo la capacità di Bilancio per sostenere un intervento del genere. Oltre alla viabilità -ha concluso Di Matteo- la chiusura del ponte sta arrecando già numerosi inconvenienti ad altri settori, visto che nei paraggi del ponte gravitano numerose attività commerciali e turistiche, nonché zona industriale e artigianale". Un inconveniente, lo stop al passaggio sul ponte, che costringe a percorrere alcune strade secondarie in aperta campagna, note però solo agli automobilisti locali. L'idea del ponte provvisorio è risultata poco conveniente: 350mila per 2 anni, mentre per ricostruirlo ex novo è stato indicato almeno un milione di euro. A sei mesi di distanza dal blocco, senza soldi in campo e privi di un progetto, sono ancora ipotesi.