La zona Nord perde sempre pił valore, mentre non mancano le polemiche.
ALBA - L'irrisolto problema dell'erosione marina che colpisce l'arenile Nord, sta diventando sempre più un fattore di divisione tra operatori turistici e cittadini albensi, nonché di polemiche politiche tra esponenti politici regionali, eletti in Val Vibrata. Nei primo caso l'annunciato progetto per crea
re la spiaggia di alimentazione con due pennelli sommersi, suscita grandi speranze per il consistente nucleo di albergatori, balneari e commercianti che opera nel tratto di spiaggia eroso ma genera anche non poche paure e perplessità in coloro che operano nella zona di riviera a Sud dell'intervento. Un aspetto già emerso in passato ma che ora, dopo la definitiva approvazione in Comune della spiaggia di alimentazione (al momento in fase di osservazioni per 45 giorni), potrebbe riemergere, provocando una netta contrapposizione all'interno delle stesse associazioni di categoria. A contorno di questa situazione conflittuale che ha un motivo economico ben preciso: hotel, residence e lidi balneari della zona Nord hanno subito una notevole svalutazione, si inserisce anche il botta e risposta tra il consigliere regionale del PD,
Dino Pepe, e il Sottosegretario regionale
Umberto D'Annuntiis. Pepe ha scritto che "tra pochi giorni, saranno trascorsi 2 anni dall'insediamento dell'attuale maggioranza di centrodestra alla guida dell'Abruzzo e gli operatori balneari non hanno visto né un euro di rimborso per le mareggiate, né i ripascimenti tanto criticati in passato da D'Annuntiis né tantomeno le scogliere". Pepe pone anche dubbi sul fatto che la spiaggia di alimentazione possa essere realizzata prima dell'estate. D'Annuntis ha replicato alle critiche. "Piaccia o meno al consigliere Pepe- ha detto il sottosegretario- i fatti e gli atti dicono che questa giunta ha già destinato oltre 8 milioni di euro contro l'erosione oltre ad aver adottato il Piano di difesa della Costa.Vorrei ricordare che la giunta di cui lui era assessore nella programmazione 2014/20 ha destinato solo 3,9 milioni di euro per la difesa della costa.