Alba Adriatica - Nessun commento sulle mura della chiesa imbrattate
Una denuncia, prevista a breve, permetterą di indagare e di visionare le telecamere in zona.
ALBA - Atmosfera di generale indifferenza, telefoni che squillano a vuoto e nessuno che vuole commentare il fatto delle mura della chiesa S. Eufemia, in piazza IV Novembre, imbrattate con la scritta "Le fatture". Stamane, alcuni parrocchiani hanno subito provveduto a cancellare le deturpanti scritte ma sulla vicenda, al momento, si registra il più stretto riserbo, ad iniziare dal parroco Don
Stefano Galeazzi che ha solo annunciato una riunione in merito al triste episodio con il comitato parrocchiale. Un incontro che verosimilmente si concluderà con la decisione di inoltrare una denuncia nella caserma dei carabinieri di Alba, allo scopo di mettere in moto le indagini dei militari ed eventualmente scoprire chi ha imbrattato l'ingresso principale della storica chiesa albense, sorta alla fine degli anni 20. Un passo atteso fin dalle prossime ore, considerato che in piazza IV Novembre sono in funzione le telecamere di Palazzo di città ma anche nei paraggi non mancano altri obiettivi puntati negli spazi esterni di varie attività commerciali che operano nella zona. La brutta storia potrebbe essere opera di qualsiasi individuo anche se richiama ad un duro scontro tra la parrocchia ed un medico dentista della cittadina. Questi, ancora ieri ha tentato di diffondere l'ultimo volantino in bar, edicole, ecc. sempre firmato dallo stesso ma ormai con la diffida ai locali di lasciarli esposti, per evitare guai, vengono immediatamente buttati nel cestino. Il professionista in questione, inoltre, è stato anche testimone di un lascito di 900.000 euro alla stessa chiesa di S. Eufemia, al fine di realizzare un nuovo luogo di culto cittadino, nell'area di via Olimpica anche questa ceduta a tal fine dai proprietari terrieri. La vicenda delle fatture su cui insite con estrema determinazione con parole di fuoco costate anche querele, riguardano i lavori di ristrutturazione svolti qualche anno fa per rimettere in sesto il sacro edificio.