Alba Adriatica - Polemiche tra amministrazione comunale e Cittą Viva
Aspro confronto per ombreggi agli alberghi e sicurezza. Il vice sindaco non si dimette.
ALBA - Scontro politico tra il gruppo della minoranza consiliare di "Città Viva (
Giuliano De Berardinis,
Gianfranco Marconi e
Ambra Foracappa) e la maggioranza alla guida di Palazzo di città, diretta dal sindaco
Antonietta Casciotti. I punti di attrito restano, soprattutto, la concessione agli hotel di tratti di spiagge libere e il patto siglato con gli operatori turistici per una "movida serena", messo poi in crisi dalle frequenti risse giovanili accadute a cavallo di Ferragosto. Negli ultimi giorni, dopo la richiesta di dimissioni del vicesindaco, nonché assessore alla polizia municipale,
Alessandra Ciccarelli, le accuse reciproche sono diventate sempre più aspre. Per il primo cittadino albense Città Viva: "Miscela ad arte minestre surriscaldate di sdegno. Dal demanio, alla sicurezza, dal commercio al turismo, tutto viene triturato e ridotto in polemica. L'atto di concessione straordinaria -ricorda la Cascotti- di tratti di spiagge libere alle strutture ricettive prive di ombreggio, ha visto anche la partecipazione al percorso di adozione della stessa minoranza di Citta Viva. Il vice sindaco -afferma poi il capo dell'esecutivo comunale- rimarrà al suo posto, sostenuto dall'intera maggioranza. Escano allo scoperto, -conclude la Casciotti- rendano il loro operato più credibile e risparmino fatiche nell'affannosa ricerca di visibilità". "Ha ragione il sindaco -è la replica di Città Viva- quando dice che il gruppo di Città Viva è stato favorevole a concedere tratti di spiagge libere, peccato però che tralasci un particolare e cioè che noi siamo stati sempre contrari a concedere le stesse spiagge a strutture chiuse, pardon -si ironizza- non operative ma attive". Nel bersaglio della diatriba anche il segretario locale del PD che per l'agguerrito schieramento di Città Viva: "parla di tutto ma dimentica di farci conoscere il suo pensiero riguardo la concessione delle spiagge libere a strutture chiuse".