Alba Adriatica - Il veterano dei bagnini abruzzesi in campo da 60 anni
A 82 anni, il prossimo 22 settembre, Gigino Vagnozzi non ha intenzione di tirare i remi in barca.
ALBA - "In tanti anni di attività, un'estate come questa l'avevo mai vista prima". A dirlo è
Gigino Vagnozzi (
nella foto anni 60), classe 1938, che il prossimo 22 settembre compirà 82 anni, di cui quasi 60 vissuti da bagnino nella sua concessione balneare, aperta nel lontano 1961 al confine tra Alba e Tortoreto. Un vero veterano dei bagnini abruzzesi, sicuramente tra i pochi a scendere ancora in campo in queste roventi giornate d'agosto. Infatti, ogni mattina, alle ore 4,30, si reca ad aprire l'omonimo lido marino dalla forte atmosfera "vintage" che fa tornare in mente i primi anni del "boom" economico italiano, quando ci accontentava soltanto di cabine e di un semplice chiosco, con bibite e gelati. Il Covid19, tuttavia, ha cambiato i connotati alla consueta stagione estiva. "Gestisco -dice Vagnozzi- una spiaggia tra le più ampie del litorale vibratiano, che permette un super distanziamento tra gli ombrelloni ma, ormai, quest'estate resterà segnata dalla paura del Corona Virus". Il bagnino albense che può raccontare ben 60 anni di vacanze al mare degli italiani, comunque, non ha intenzione di tirare i remi in barca. "Ancora non riesco -dice Vagnozzi- a distaccarmi da questa dimensione naturale. Quest'anno però sono rammaricato per il mancato arrivo dell'uccello Fratino che ha sempre nidificato nella spiaggia retrostante il mio chalet, lasciata alla vegetazione spontanea". La sua lunga avventura comincia ai tempi delle foto e delle immagini in bianco e nero, delle Fiat 600 e 1100, con i costumi da bagno a vita alta. "Ho ospitato -racconta Gigino- gente importante in quegli anni, composta da autorità, dirigenti ed impiegati statali che arrivava, soprattutto, da Roma". Diversi e risolutivi i suoi interventi in mare. "Nella mia lunga carriera -ricorda Vagnozzi- ho salvato tante vite umane che hanno rischiato di affogare". Un episodio particolare, riguarda il salvamento di padre e figlio, di Terni che non sapevano nuotare. "Da allora -si commuove Gigino- è sorta una grande amicizia ed ancora oggi il figlio mi telefona per farmi gli auguri di compleanno".