Alba Adriatica - Pista ciclabile Alba-Corropoli sempre nel degrado
Domenico Di Matteo attacca: "Così non c'è rispetto dei cittadini che pagano le tasse".
ALBA - il sogno di pedala
re sulla pista ciclabile, progettata per collegare la costa all'entroterra vibratiano: da Alba a Civitella del Tronto, resta tale. Infatti, sta passando un'altra estate, la terza, senza intravvedere una soluzione per far riaprire il cantiere e sistemare gli ultimi ritocchi tecnici, così da inaugurare il primo tratto già realizzato, di circa 7 Km, da Alba a Corropoli. Nel frattempo, il percorso d'asfalto è sempre invaso da erbacce e canne alte, costellato in dversi punti anche da pietre e terriccio, ma nella zona di via del Vecchio Forte, la pista è completamente scomparsa, sommersa dalla vegetazione spontanea. Inoltre, con l'oscurità e l'abbandono, sta diventando anche un luogo di richiamo per persone dotate di scarso senso di civiltà che vi depositano rifiuti di vario genere ingombranti compresi, creando micro discariche ai lati della strada. "Nessuna notizia -sbotta il presidente del Movimento civico Val vibrata - Monti della Laga,
Domenico Di Matteo- sull'attesa perizia di variante per rimettere in moto questa opera costata oltre un milione di euro. Vedere queste cose provoca tanta tristezza, da cittadino vibratiano mi vergogno di questa situazione indegna e scandalosa. Sono d'accordo -insiste di Di Matteo - a realizzare opere pubbliche ma in questo caso possiamo quasi parlare di soldi buttati, senza rispetto dei cittadini che pagano le tasse". Questi, non si ferma alle sole dichiarazioni e nei prossimi giorni tornerà sullo scottante argomento. "Sto organizzando -annuncia Di Matteo- un incontro pubblico, alla presenza di stampa e Tv, per illustrare sul posto il degrado in cui versa la ciclabile. Un'immagine -affonda l'esponente politico- indecorosa della Val Vibrata". Un contesto ancora complicato che porterà ad un sicuro aumento dei costi della pista ciclabile, se mai verrà inaugurata, calcolati inizialmente in 1.300.000 euro. "E' urgente -conclude Di Matteo- una convenzione per la manutenzione dell'opera, altrimenti sparirà".