Sassi che provocano dolore e ferite. Ombreggi ormai ridotti a solo due file.
ALBA - Nel tratto di arenile Nord della riviera albense riemergono alcuni problemi mai risolti che, puntualmente, fanno scattare lamentele e proteste, da parte di bagnanti ed operatori turistici. Per i primi, in modo particolare, si ripropone la fastidiosa presenza di pietrame lungo la battigia, nonché in mare per alcuni metri. Forte dolore ai piedi garantito ma anche piccole ferite, per coloro che passeggiano in riva o, peggio ancora, che fanno il bagno, in quanto non visibile. Circa 300 metri di spiaggia disseminata da grandi pietre prima di poter tornare a calcare soffice sabbia, procedendo verso l'arenile Sud, il più preferito da turisti e residenti. Un notevole danno per la storica zona turistica della cittadina costiera che si aggiunge all'incessante fenomeno erosivo. "Abbiamo -racconta
Sandro Addezi da oltre 30 anni gestore del lido Nettuno- già segnalato gli evidenti effetti negativi provocati dai sassi che un tempo non c'erano. Comunque, -sottolinea- l'aspetto più preoccupante resta l'erosione che ha ridotto le concessioni demaniali ai minimi termini. Nei primi anni 90 -ricorda Addezi- posizionavo circa 200 ombrelloni, mentre adesso non arrivo neanche a 50, giardino compreso". Sensazione di abbandono e declino, per la delusione del mancato mini ripascimento di 7.000 mc. di sabbia, per 150mila euro, accentuata inoltre dalla crisi economica provocata dal Covid19. L'operazione promessa avrebbe già dovuto essere effettuata lo scorso mese ma ha registrato intoppi burocratici. A questo punto della stagione balneare, con ombreggi ed attrezzature installati, sembra essere tramontata, rinviata all'estate 2021.