Val Vibrata - Il Consorzio Atea segnala la grave crisi nel Sistema Moda.
A causa dell'emergenza Covid19, le ditte "terziste" verso una raffica di licenziamenti.
VAL VIBRATA - Momento buio per il comparto abruzzese della pelletteria e abbigliamento, causa Covid19. La grave situazione è stata al centro di un incontro svoltosi ad Alba Adriatica, alla presenza del sottosegretario regionale
Umberto De Annuntiis, del presidente del Consorzio Atea,
Francesco Palandrani (
nella foto) e del suo vice
Bruno Nardinocchi. Il sodalizio conta 55 aziende associate, oltre 100milioni di euro di fatturato e più di 2000 operai. "La ripartenza del settore -spiega Palandrani- evidenzia debolezze che interessano le aziende a marchio proprio, per cancellazione di ordini, mancanza di commesse, insolvenze e, soprattutto, l'impossibilità di partecipare a fiere internazionali". La crisi investe anche le fabbriche in conto terzi che lavorano per le migliori "griffe" internazionali. "Attualmente -dice il presidente di Atea- accusano pesanti perdite nelle vendite, dal 30 al 50%". Lo scenario che si prospetta, in autunno, è quello di una raffica di licenziamenti. "Inoltre, -dice Palandrani- non so quante ditte saranno in grado di superare la crisi, visto che le nostre aziende hanno subito un declassamento del rating, nonché azzeramento dei fidi da parte delle assicurazioni crediti". I principali rappresentanti del Consorzio hanno poi rivolto un appello alla Regione. "Chiediamo con forza -indicano gli imprenditori- di inserire nel programma degli interventi economici anche il sistema Moda. Il Consorzio Atea propone un progetto unico di rilancio, evitando di frazionare le risorse". Infine, si suggerisce di investire sulle attività On-line, partecipare a fiere virtuali, multicanalità e creazione di alleanze internazionali, ritenute importanti per la nascita di un marchio territoriale, oltre alla creazione di un network di ditte conto terziste.