Alba Adriatica - Ancora nessun rimborso per i danni delle mareggiate
I balneari della zona Nord, a proprie spese, iniziano i lavori per aprire entro Pasqua.
ALBA - Le belle giornate invernali rimettono in azione i concessionari di stabilimenti balneari del martoriato tratto di arenile Nord (dalla foce del torrente Vibrata, fino all'altezza dell'incrocio con via Mazzini), che cominciano ad aggiustare i gravi danni provocati dalla devastante mareggiata dello scorso novembre. L'umore non è certo dei migliori, visto che bisognerà prelevare altro denaro dal proprio portafoglio, soprattutto, per riposizionare nuove cabine, a sostituzione delle precedenti scardinate e distrutte dalla furia del mare. Inoltre, si dovrà intervenire per ricostruire tutte le strutture esterne, dagli infissi, agli impianti idrici ed elettrici, al rifacimento ed alla pavimentazione degli spazi antistanti la spiaggia. "L'esborso di questi lavori per tornare ad essere operativi prima della prossima Pasqua -ha detto ieri
Sergio Santomo, gestore del lido marino Stella D'Oro- sarà a carico nostro, come il precedente riguardante la mareggiata di febbraio che, al momento, non è stato affatto rimborsato. Non si tratta -sottolinea l'operatore balneare- di qualche centinaio di euro ma di diverse migliaia". Una spesa aggravata anche dal fatto che presto si dovrà eliminare la barriera temporanea di massi in cemento, posta a difesa delle 14 concessioni demaniali più esposte al rischio di essere invase dal mare. Tra posizionamento e rimozione, la spesa si aggirerà intorno ai 10mila euro e, comunque, la spiaggia che resterà per gli ombreggi sarà irrilevante, un paio di file al massimo. Intanto, all'ingresso degli chalet delimitati da reti rosse, da mesi campeggia il grande manifesto di protesta, in cui si annuncia la chiusura dell'attività per la stagione estiva 2020, "causa erosione e per assenza delle istituzioni".