Appello della proprietą al Comune, per risolvere l'ingarbugliata vicenda in corso da anni.
MARTINSICURO - Il centro commerciale "Grillo", realizzato circa 15 anni fa a Villa Rosa, sulla SS 16 all'incrocio con la SS 259 ed al confine con Alba, ora rischia di chiudere i battenti per fallimento. A prospettare questa drastica situazione è stata, ieri mattina, la stessa proprietà rappresentata dall'amministratore unico
Giulio Accorsi (nella foto a dx), un imprenditore ascolano con più di 50 anni di attività edile, sia in ambito civile che pubblico. Questi, ha ricevuto il pieno sostegno del presidente del Comitato civico della Val Vibrata,
Domenico Di Matteo che indetto una conferenza stampa sul caso. Su una gran parte del centro commerciale, per circa 8.000 mq., da molti anni pende anche il provvedimento di parziale autoannullamento del permesso di costruire, a cui si è sommato un recente ordine di demolizione, per quanto già realizzato nell'area mai entrata in funzione. "La sentenza penale che mi ha assolto -ha detto Accorsi- ha dimostrato il corretto e trasparente modo di agire della società Grillo, mentre tutta la responsabilità è stata addebitata all'amministrazione comunale, compresi i suoi tecnici. In mezzo secolo di attività -ha poi esclamato- non ho mai incontrato problematiche simili a quelle in cui sono incappato a Martinsicuro". L'ingarbugliato contesto sta anche facendo intravvedere il trasferimento delle attività commerciali che già vi operano dal luogo (alcuni marchi sono nazionali), con inevitabile perdita di numerosi posti di lavoro. "Faccio -ha aggiunto Di Matteo- un appello al sindaco affinché, nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, possa prendere in mano e risolvere il problema, in corso da oltre un decennio". Inoltre, il danno si riflette in maniera pesante non solo sulle maestranze odierne ma anche sui futuri sviluppi occupazionali, visto che lo spazio commerciale inutilizzato interessa ad un'impresa di livello nazionale, in grado di generare altri 150 posti di lavoro, senza contare l'indotto. "Chiedo -ha sottolineato Accorsi- una soluzione a tutta la controversia, altrimenti procederò per un consistente risarcimento che nel 2016 era stato quantificato in 28 milioni di euro ma con il passare del tempo si potrebbe arrivare anche circa 50 milioni di euro". Le critiche alle precedenti amministrazioni comunali per l'interminabile vicenda non sono certo mancate ma intanto, in assenza di concrete soluzioni, il futuro "Grillo"appare segnato.