Alba Adriatica - Le biciclette artistiche di Bucci alla ribalta nazionale
L'artista albense č stato intervistato da Lisa Bartali, nipote del campione Gino Bartali.
ALBA - La passione
per il disegno e per il recupero artistico di oggetti "vintage", stanno dando sempre più lustro, nonché notorietà nazionale, all'artista abruzzese
Giancarlo Bucci. Questi, nella sua residenza albense che sembra un vero e proprio museo (a cominciare dal suo portone d'ingresso risalente al 700), detiene ben 250 biciclette su cui sta imprimendo il suo originale stile artistico. Inoltre, alcuni pezzi sono veramente unici, ad iniziare dalla bici con motore Mosquito posseduta da Ernesto Che Guevara, trovata ed acquistata da Bucci con tanto di certificazione, a Rosario in Argentina, nel 1990. Un particolare apprezzamento per l'estroso personaggio albense, qualche giorno fa, è giunto anche da
Lisa Bartali nipote del mitico campione Gino Bartali che in passato ha soggiornato in vacanza nella cittadina balneare, in diverse occasioni, con il nonno. Affascinata dai lavori artistici di Bucci che ricordiamo ha vinto una trascorsa edizione di Lucca Comic (nel 2012, per la sezione dei libri a fumetti con "La storia dei Maya"), Lisa Bartali ha voluto intervistarlo al telefono. Il contenuto dell'intervista è poi stato pubblicato sul suo blog "Biciclettami", nel quale vengono messe in risalto con numerose foto le biciclette rivisitate e dedicate a famosi personaggi della storia contemporanea: Hemingway, Milo Manara, Frida Kalo, Beatles, Elvis Presley, Picasso, Margherita Hack, Totò, Anna Magnani e proprio Coppi e Bartali. "Anche grazie agli articoli del Messaggero -ha detto Bucci- la mia iniziativa di abbellire con disegni e stoffe le biciclette dedicate a celebrità, sta avendo risonanza nazionale, tanto da iniziare a ricevere inviti in altre città italiane (dopo Ascoli, l'ultima è stata Copertino in Puglia ndr), interessate ad esporle". Per alcuni decenni Bucci che ha 72 anni si era messo in mostra in qualità di collezionista di auto e moto d'epoca ma in seguito ha proiettato la sua arte pittorica sul mezzo a pedali, ritenendolo una fonte di maggiore ispirazione, attraverso i tanti personaggi della storia che ne hanno posseduto un esemplare. "Ho avuto a che fare -ha infine ricordato- l'artista albense- anche con la bicicletta di Pier Paolo Pasolini che a 18 anni si recò in bici a visitare la Biennale di Venezia".