Alba Adriatica - Il Tar rigetta la richiesta di sospensiva dell'ordinanza
La sentenza ha dato ragione al Comune che ha bloccato l'attivitą di una residenza per anziani.
ALBA - Ad inizio del mese corrente, il Tar dell'Aquila aveva accolto la richiesta, inoltrata da una società che gestisce un centro residenziale per anziani, di sospendere l'ordinanza comunale che imponeva di cessare l'attività di servizio alla stessa proprietà dell'immobile. L'atto restrittivo era stata emesso dal settore
municipale della Suap (sportello unico attività produttive), in seguito ad alcune verifiche effettuate dai carabinieri del Nas e dall'Ufficio tecnico comunale, nella residenza per anziani di Alba. Gli accertamenti avevano evidenziato alcuni aspetti di genere strutturale, non in linea con le vigenti normative in materia. Dopo aver esaminato il contenzioso, qualche giorno fa, il Tar, invece, ha confermato il provvedimento di sospensione dell'attività per la struttura per anziani di Alba Adriatica, dando ragione all'ente comunale. La controversia era sorta successivamente ad una trasmissione, da parte della struttura residenziale, di una Scia che comunicava la trasformazione in immobile turistico-residenziale per anziani, fino a 25 posti letto anche se in precedenza si era arrivati a contarne fino a 50. Tale fattispecie, peraltro, non prevede la conformità alla normativa antincendio, ma poi i controlli eseguiti hanno messo in luce la presenza nella residenza di un numero di anziani superiore ai 25 previsti. Inoltre, alla data di comunicazione della Scia, la struttura per la Terza età non era in regola con le leggi in materia. Per tali motivi, il Tribunale amministrativo ha respinto l'istanza di sospensiva, superando anche l'eventuale situazione di disagio paventata per gli attuali ospiti. Quest'ultimi, infatti, ora dovranno risolvere in breve tempo il problema di reperire un nuovo luogo di accoglienza, anche alla luce del fatto che l'immobile in cui si alloggiano non garantisce la massima sicurezza.