Alba Adriatica - L'estate caotica delle bicilette parcheggiate ovunque
Deturpano la riviera ma c'č un problema per il divieto di fumo e la richiesta di isole pedonali.
ALBA - L'affollato mese di agosto, ormai, è un ricordo ma ha anche messo in risalto alcune problematiche da risolvere, al fine di migliorare l'offerta turistica e l'immagine della frequentata località balneare abruzzese. Un fattore che inizia a dare molto fastidio, in quanto crea pericolo e deturpa il luogo più bello di Alba, è quello dell'intera riviera percorsa, se non occupata, da centinaia di biciclette. La pista ciclabile, a due corsie, ormai, risulta incapace di contenerle ed i velocipedi sono parcheggiati ovunque, senza alcun rispetto delle aree verdi del lungomare. Ammassi di ferraglia attaccati agli alberi, lungo la staccionata della pineta litoranea (700 metri), ai pali dell'illuminazione pubblica e dei segnali stradali, fino alle cabine in spiaggia ed ai recinti e cancelli delle case private. "Un problema -ha detto il presidente della Pro loco Alba Adriatica,
Renato Pantoli- fin troppo evidente. Certe sere davanti ed intorno ad alcuni lidi balneari ho contato circa 200 biciclette nel totale disordine, tale da provocare anche il blocco del passeggio sull'adiacente pista pedonale. La stessa situazione di caos -segnala poi Pantoli- si registra ogni mattina nell'area della stazione ferroviaria". Diversi anche gli scontri e le cadute avvenuti sulla ciclabile, sia per lo spazio insufficiente ma, soprattutto, per la velocità di alcuni ciclisti che la percorrono come se fossero in un velodromo. Inoltre, emerge che il divieto di fumare in spiaggia introdotto quest'estate va bene a tutti ma crea inconvenienti a coloro che hanno la concessione demaniale priva però di stabilimento balneare, come nel caso di molti alberghi. "Anche gli albergatori -ha rilevato
Mauro Magnani dell'hotel Doge- sono favorevoli al divieto di fumo in spiaggia ma abbiamo bisogno di attrezzare specifiche zone per fumatori, perché, al momento, in assenza di attività commerciale annessa alla concessione, non è consentito dalle norme in materia. Spero che la situazione possa mutare dalla prossima estate". Il risultato di tale ed incomprensibile impedimento è molto negativo, visto che i turisti fumatori si recano, comunque, ad accendere le "bionde" all'esterno del lido marino, buttando poi le cicche sulla passeggiata o tra le siepi al confine con l'arenile. Un altro aspetto che il Comune dovrà prendere sempre più in considerazione è quello di offrire maggiori occasioni per chiudere al traffico, specie di sera, ampi tratti di lungomare. "I turisti -aggiunge l'ex presidente del consorzio turistico Costa dei Parchi,
Andrea Montecchia dell'hotel Sporting- apprezzano di poter disporre, senza pericoli, di queste rilassanti isole pedonali, molto richieste".