Alba Adriatica - Il mare avanza anche d'estate. Persi decine di ombreggi
L'erosione ha gią reso inutile l'ultimo ripascimento di sabbia ma nessuna soluzione in vista.
ALBA - Spiagge ancora gremite di villeggianti ma nell'arenile Nord di Alba, per una decina di concessioni balneari, è tornato fin troppo presto l'incubo dell'erosione che ha già inghiottito il modesto ripascimento di sabbia effettuato neanche due mesi fa. Quello che resta è una linea stretta di spiaggia con tre o quattro file di ombreggi e con la formazione di un gradino di oltre un metro di altezza, ris
petto alla battigia. "Siamo ad un punto limite, -ha detto
Gabriele Tarquini che gestisce lo stabilimento marino Stella d'oro- anche per la sopravvivenza del nostro stesso lavoro. Dopo Ferragosto ho avuto forti difficoltà, in quanto le correnti ed il mare mosso hanno eroso gran parte della concessione, costringendomi a rimuovere ben 70 ombrelloni. Non si può più affittare o prenotare -sottolinea- un ombreggio in prima fila che poi non è possibile offrire. I clienti -osserva- si lamentano giustamente ed alcuni vogliono anche essere rimborsati". Infatti, anche tra i turisti la situazione di trovarsi stretti come sardine ed con un marcato dislivello tra la riva e l'ombreggio pagato, non genera soddisfazione. "Vengo ad Alba da 15 anni -aggiunge
Katia Delgado di Rieti- ma questa spiaggia diventa sempre più piccola. Inoltre, a causa del fastidioso gradino, alcune persone anziane hanno perso l'equilibrio, finendo per cadere". L'irrisolto problema dell'erosione non sta provocando guai ai soli operatori balneari ma all'intero comparto economico che ruota intorno alla storica e popolosa zona Nord della cittadina costiera (da via Della Vittoria a via Mazzini). Perdite economiche pesanti, considerato che non si vendono appartamenti e negli alberghi della zona si registrano disdette, magari per trasferirsi in un altro hotel che dista solo 100 metri più a Sud. "A soffrire la mancanza della spiaggia -racconta la signora dell'edicola del lungomare- sono tutti commercianti, perché qui c'è sempre meno gente anche a causa delle pietre lungo la riva". Il tormento peggiore adesso è per quello che accadrà nella prossima stagione invernale, quando qualche violenta mareggiata tornerà a colpire il disastrato arenile. "Al momento -riferiscono i coniugi
Massimiliano e
Katia Sorgi, del lido Boracay- non abbiamo nessuna notizia di provvedimenti. Cinque anni fa avevamo oltre 200 ombrelloni, mentre oggi non arriviamo a 80".