Alba Adriatica - Richiamo della Corte dei Conti per i bilanci comunali 2015/2017
La magistratura contabile bacchetta l'ente per l'evasione fiscale e per il recupero dei tributi.
ALBA - I cittadini non pagano le tasse. La Corte dei Conti, infatti, è insoddisfatta dell'operato del Comune albense, per quanto registrato nel triennio 2015 e 2017, in materia di contrasto all'evasione dei tributi (in particolare relativi all'Imu), nonché per la poco risolutiva attività di riscossione delle somme non pagate dai contribuenti. Il richiamo giunto dalla sezione regionale della Corte dei Conti, qualche giorno fa, ha evidenziato che nel caso dell'Imu l'importo in entrata nelle casse dell'erario è risultato notevolmente inferiore, rispetto a quanto elencato dai numeri delle verifiche. Per il 2016 si indicava un incasso di 480mila euro, mentre in realtà sono stati riscossi 167mila euro ma nel 2017 è stato addirittura raggiunto il massimo dell'evasione ed il minimo introito, con appena 16mila euro in entrata, a fronte dei previsti 450mila euro. La Corte dei Conti nella sua istruttoria, riguardante i bilanci comunali 2015-2017, non ha messo in luce "gravi irregolarità" ma specifici aspetti tecnici e sostanziali che, comunque, meritano di essere chiariti con l'invio di altri atti e documenti, già richiesti al Comune costiero. In buona sostanza, l'ente locale è stato invitato a cambiare rotta, soprattutto, in fatto di lotta all'evasione delle tasse, definita nella relazione di "scarsa efficienza". inoltre, è stato chiesto di porre maggiore attenzione anche in merito alle entrate accertate ed alle spese effettuate ma ancora non percepite. Il Comune ha preso atto del rimprovero ed ha già risposto alle richieste della magistratura contabile, portando a giustificazione che la battaglia contro il mancato pagamento delle imposte continua senza sosta, "ma la crisi economica -è stata la replica di Palazzo di città- e una forte mobilità anagrafica determinano non pochi problemi al raggiungimento degli obiettivi che ci si prefigge". Il fattore negativo, come già emerso in un recente consiglio comunale, è proprio quello di incassare i crediti derivanti da tributi e sanzioni di vario genere, ad iniziare dalle multe stradali.