Alba Adriatica - Il Fratino nidifica nello stabilimento balneare Gigino
Il nido, fuori dall'arenile riservato, č stato protetto dal WWF Teramo, con una gabbietta.
ALBA - Una meraviglia della natura per turisti e residenti. Infatti, da alcuni giorni, sul litorale albense, è possibile osservare l'insolita nidiata di un di Fratino, una specie protetta dalle leggi ma, purtroppo, sempre più rara. Il grazioso uccelletto che vola in riva al mare, ha deposto tre piccole uova nell'arenile dello stabilimento balneare Gigino, in una zona retrostante agli ombreggi, semi coperta dalla vegetazione spontanea. "Sono -racconta il titolare
Gigino Vagnozzi, un vero veterano dei bagnini abruzzesi che a settembre compirà 81 anni- molto contento dell'evento nella mia concessione marina che potrebbe far annoverare la nascita di ben tre Fratini in più, anche se in oltre 60 anni di attività -ricorda Vagnozzi- non è la prima volta che il Fratino sceglie questo tranquillo bagno marino. Rispetto -dice poi Vagnozzi- gli animali e loro ricambiano, avvicinandomi". Questi, quando si porta in vicinanza del nido (già protetto con una gabbia dopo l'immediato intervento della responsabile del WWF Teramo, Fabiola Carusi), non provoca alcun timore ed allarme, bensì viene curiosamente accostato dal piccolo trampoliere delle spiagge. Ad Alba, inoltre, da circa un decennio, è stato istituito un ampio tratto di spiaggia libera, esclusivamente riservato alla nidificazione del Fratino ed alla fioritura del Giglio di Mare. Questa volta però l'esemplare in questione ha scelto un luogo diverso dall'area protetta, rischiando così di perdere le sue uova sia per il passaggio delle persone (mimetizzate con l'ambiente circostante e difficili da individuare a prima vista), che per la presenza notturna di cani e gatti. Per fortuna, il nido sulla sabbia è stato localizzato in tempo dagli animalisti e quest'anno si potrà sperare in un buon ripopolamento della specie. Sì, perché la buona notizia è che c'è un secondo nido proprio nell'area riservata con un altro Fratino intento nella cova, all'interno della sua gabbietta. Un successo ambientale per chi ha creduto nel progetto di salvaguardia del volatile e del Giglio di mare, capace di migliorare anche l'immagine turistica del frequentato centro di villeggiatura abruzzese.