Alba Adriatica - Scompare Cesare Baiocchi un pioniere del turismo albense
L'albergatore si č spento nella sua Rimini, dopo aver gestito l'hotel Boston per 50 anni.
ALBA - La "Spiaggia d'argento" piange uno dei principali pionieri del turismo albense. L'altro ieri, infatti, nella sua città natale, a Rimini, è deceduto all'età di 88 anni, dopo una lunga malattia,
Cesare Baiocchi. L'imprenditore turistico romagnolo che costruì l'hotel Boston sul lungomare Marconi nel lontano 1968, fu tra i primi albergatori, insieme ad un altro piccolo nucleo di riminesi, ad intuire le potenzialità offerte dal territorio albense. Sbarcò nel Comune di Alba già qualche anno prima di concretizzare l'idea dell'hotel Boston e sull'esperienza di due colleghi che l'avevano preceduto nel 1963 (hotel Riccione) e nel 1966 (hotel Excelsior), nonché grazie al sostegno offerto a quel tempo dalla Cassa per il Mezzogiorno, decise di trasferirsi sulla costa Nord teramana. Un protagonista indiscusso della nascita e del progresso del turismo locale che portò anche un vento di modernità, in un Comune ancora basato essenzialmente sull'economia agricola e marinara, appena costituito, nel 1956, dopo la scissione amministrativa dal Comune di Tortoreto. In quel periodo, in queste latitudini, non esisteva un vero albergo in cui trascorrere le vacanze al mare, parole anch'esse sconosciute. Baiocchi però riuscì a vedere lontano, visto che oggi il centro costiero conta oltre 130 strutture ricettive, tra alberghi, pensioni e residence turistici, con alcuni hotel a quattro stelle. In un angolo della hall del suo albergo ancora campeggiano le foto in bianco e nero di quegli anni legati al "boom" economico italiano che mostrano l'area, i lavori di scavo e di costruzione dell'edificio. Baiocchi era molto conosciuto in città, soprattutto, nell'ambito degli operatori turistici, visto che è stato tra gli artefici che diedero vita alla prima associazione degli albergatori albensi, promuovendo l'immagine della cittadina abruzzese in Germania. Un grande successo che negli anni 70 trasformò Alba in una piccola Monaco di Baveria, meta estiva di tantissimi tedeschi. Oggi l'hotel è gestito dalla figlia che continua a seguire le orme dal papà e della mamma.