Alba Adriatica - Pista ciclabile tra erbacce e materiali di scarto
Lo stop ai lavori produce degrado ed abbandono. Si allungano i tempi per l'apertura.
ALBA - Il primo tratto di pista ciclabile che dovrebbe collegare il mare all'entroterra, da Alba a Corropoli (7 Km.), continua a registrare intoppi e, con molta probabilità, l'opera pubblica non vedrà l'inaugurazione per il mese corrente, come previsto dopo la ripresa dei lavori, lo scorso febbraio. Anzi, l'ingarbugliata situazione di stallo sta producendo effetti molto negativi, ad iniziare dall'evidente crescita di erbacce alte lungo la corsia ciclabile già costruita, nonché dall'incivile costume di renderla immediatamente luogo in cui disfarsi dei rifiuti di vario genere, specie di materiali edili. Tutto bloccato da mesi, in attesa di procedere con una perizia di variante che non arriva mai ma che permetterebbe di concludere gli interventi tecnici di raccordo, tra i tratti realizzati. Al momento però è facile prevedere che la ciclabile non verrà aperta neanche per questa stagione estiva. L'aspetto ha suscitato le critiche di
Domenico Di Matteo, presidente del Movimento Civico Val Vibrata-Monti della Laga. Questi, come in precedenti occasioni, è tornato a rimarcare tutte le problematiche insite nel progetto. "Siamo di attesa -ha osservato- di conoscere che destino avrà il percorso ciclabile. Vorremmo conoscere come stanno le cose e del perché i lavori siano fermi. Ad oggi -ha incalzato di Matteo- ci troviamo con dei piccoli tratti pieni di erbacce, non completati. Ci auguriamo che il primo tratto venga completato a breve, anche perché sono stati impegnati fondi significativi per questa opera". I problemi legati alla manutenzione di una ciclabile immersa nella natura erano già emersi lo scorso autunno. Per Di Matteo, manca una convenzione tra i Comuni, che consenta la gestione, il controllo e la cura della pista ciclabile.