(17 Aprile 2019)
Alba Adriatica - Scintille per il divieto di condurre i cani in luoghi pubblici
Forte polemica tra il sindaco e il gruppo di minoranza consiliare "Cittą Viva".
ALBA - La recente ordinanza emessa dal sindaco di Alba, Antonietta Casciotti, in cui si vieta l'ingresso ai cani in parchi, pinete, piazze ed altre strutture pubbliche (Bambinopoli, villa comunale Faliani), ha scatenato una rovente polemica, con scintille tra i protagonisti. In campo, con tesi opposte, l'amministrazione comunale e le minoranze consiliari, nonché le rimostranze degli animalisti epresse sui social. Il duro provvedimento, in particolar modo determinato dal fatto che molti luoghi e vie cittadine sono costellati di deiezioni canine, è stato ritenuto "anacronistico" dall'opposizione, forse anche non in linea con le normative odierne. Infatti, stando a Giuliano De Berardinis, capogruppo di "Città Viva": "da qualche anno, tali divieti sono stati dichiarati illegittimi da molte sentenze pronunciate dai Tar di mezza Italia". Inoltre, l'ordinanza starebbe suscitando un certo malumore tra la gente che possiede un cane. "Per il decoro urbano -ha concluso il consigliere comunale di minoranza- è sufficiente che il sindaco vigili sul rispetto del regolamento di polizia veterinaria, da parte degli organi preposti". Il primo cittadino albense però ha seccamente replicato che l'atto restrittivo "non è affatto anacronistico ma estremamente attuale. Questo -ha detto- è il tempo del rispetto dell'ambiente, dei luoghi e della responsabilità civica. Gli ex amministratori di Città Viva -ha poi stilettato- quali azioni hanno promosso per il benessere animale? I miei predecessori -ha concluso la Casciotti- hanno soltanto perso tempo". La stessa ha poi ricordato la costruzione del canile nei suoi trascorsi mandati amministrativi e l'imminente arrivo dell'area attrezzata riservata proprio ai cani, nei dintorni di via Olimpica.
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