Stanziati dalla Regione 3.500.000 euro per i centri danneggiati ma 2 milioni sono per Alba
ALBA - Lo scenario di grande devastazione che presenta, soprattutto, l'arenile Nord di Alba, dopo la mareggiata di domenica scorsa, sta richiamando decine di persone in spiaggia per girare video e scattare foto. Nella cittadina balneare che conta i maggiori danni economici (la stima è di oltre 2 milioni di euro per le strutture balneari coinvolte), non si parla d'altro e di come la "Spiaggia d'argento", stia progressivamente scomparendo, senza che nessuno intervenga, da diversi lustri. Inoltre, stando al racconto di alcuni operatori turistici, l'allarme erosione marina non è soltanto sul tratto Nord, perché il mare in tempesta ha prodotto vistosi mutamenti anche all'altezza della pineta litoranea, a circa 2 Km. a Sud della foce del torrente Vibrata, la zona più colpita. L'evento distruttivo ha provocato l'immediata richiesta, da parte del Comune, dello stato di emergenza ma adesso non mancano aspre polemiche. Ad esprimere una posizione moto critica è stato il presidente della Task Force Ambientale della Val Vibrata,
Giuliano Marsili. "Dichiaro apertamente -scrive in una nota- che questa era una tragedia annunciata. Da anni abbiamo sollecitato politici locali, amministrazioni e operatori turistici, dell'imminente arrivo dell’erosione sia per fenomeni naturali ma per la maggior parte a causa dell'istallazione del porto di Martinsicuro e dei pennelli delle scogliere al contrario. Ciò che affermo -ribadisce l'ambientalista- è supportato da analisi e studi tecnici e non chiacchiere di paese". L'attacco giunge fino ai funzionari della Regione ed ai tecnici che, per Marsili, "non hanno voluto -ammettere tali errori- protetti in parte dalla classe politica". Intanto, sulla spiaggia albense ieri si è svolto un sopralluogo tecnico dei tecnici regionali e per la località balneare potrebbero arrivare presto 2 milioni di euro, su circa 3 milioni e mezzo di euro stanziati per gli interventi di messa in sicurezza anche per Martinsicuro, Pineto, Roseto e Cologna Spiaggia. Le opere dovrebbero essere effettuate in tempi brevi e per la prima volta potrebbero prevedere un barriera frangiflutti anche nella zona Nord di Alba. Infine, l'associazione dei balneatori si rivolgerà alla Regione ed agli enti preposti, per chiedere la sospensione del canone demaniale ai lidi che, ormai, non hanno più spiaggia per gli ombreggi.