Val Vibrata - Comitato a difesa dei tigli sempre pił battagliero e attivo
Inviata la richiesta di tavolo di confronto con l'Anas. Coinvolto anche il sindaco di Colonnella.
VAL VIBRATA - Diventa sempre più incisivo e pressante l'impegno del Comitato territoriale e varie associazioni ambientaliste, per salvare i tigli secolari sulla Sp 259, in particolare lungo lo stretto budello stradale di 700 metri che, dalla rotatoria della SS 16, conduce al casello della A 14 ed ai centri commerciali. La prima iniziativa intrapresa nel nuovo anno riguarda l'invio di una lettera al dirigente compartimentale Anas Abruzzo,
Antonio Marasco, nonché ai sindaci di Alba,
Antonietta Casciotti, di Colonnella,
Leandro Pollastrelli e di Martinsicuro,
Massimo Vagnoni. L'oggetto della missiva del Comitato presieduto da
Ennio Marconi, con portavoce
Valerio Di Mattia, è stato la richiesta di accesso agli atti e la proposta di revisione del progetto che lo stesso Comitato ha già inviato all'Anas ed al sindaco di Martinsicuro. "Si cerca di capire -ha spiegato in una nota Di Mattia- se il taglio del parco arboreo secolare sia avvalorato dai permessi necessari. Dopo i sindaci di Alba Adriatica e Martinsicuro ora è stato coinvolto anche quello di Colonnella, oltre all'assessore regionale Dino Pepe". L'obiettivo del Comitato, in prevalenza composto da cittadini di Alba e Martinsicuro, è quello di pervenire ad un tavolo di confronto con l'Anas, per cercare di ottenere una soluzione diversa al taglio degli tigli piantati nel 1908 e di ammodernare, soprattutto, l'assetto viario, alquanto inadeguato ai tempi, sia per l'area commerciale, sia per lo sviluppo turistico ma anche per la qualità della vita dei residenti lungo via Risorgimento. "Verrà proposto -si annuncia nel documento del Comitato territoriale- un progetto alternativo che contempli il problema sicurezza, la preservazione del parco arboreo, il dimensionamento turistico, l'estensione delle ciclabili e il decongestionamento del traffico. Si lavora -si conclude nella nota- per dare decoro alla porta della nostra vallata che rischia di essere ulteriormente degradata dal progetto Anas che sembra essere non risolutivo di nulla".