Alba Adriatica - Espropri per la ciclabile rinviati ai prossimi giorni
Alcuni proprietari terrieri si sono opposti, creando momenti di tensione con i tecnici
ALBA - Intoppi a raffica per la pista ciclabile che va dal mare all'entroterra, finanziata dalla Regione con 1.300.000 euro. L'ultimo episodio, in ordine di tempo, riguarda l'opposizione da parte di alcuni proprietari all'esproprio dei loro terreni, utili alla costruzione del primo tratto Alba - Corropoli, di circa 7 Km. L'inattesa situazione di contestazione ha suscitato qualche attimo di tensione con i tecnici arrivati sul posto, per eseguire quanto disposto e previsto dalla regolare immissione in possesso. Da un lato c'era ancora chi chiedeva maggiori informazioni sul percorso della ciclabile che dovrà raggiungere Civitella del Tronto, ma dall'altro anche chi non voleva sentire ragioni, impedendo l'accesso nei lotti da espropriare. Visto il momento di forte agitazione e l'impossibilità a procedere, nonostante la presenza di agenti della polizia municipale, si è deciso di rinviare la pratica ai prossimi giorni. Iniziata la scorsa estate, senza particolari problemi, con l'arrivo dell'autunno l'opera avanza tra imprevisti ed ingarbugliati problemi tecnici. La prima protesta è sorta nella zona artigianale albense, quando sono scesi in campo gli imprenditori del luogo, a causa del passaggio della pista davanti alle loro fabbriche che non consentiva più di manovrare i camion in entrata e in uscita dalle aziende. Oltre un mese fa, nei primi giorni di novembre, i guai sono arrivati con il maltempo che ha riversato terra su tracciato e provocato evidenti crepe sul nuovo asfalto. In questo caso pero si è manifestato il problema dell'estrema fragilità dell'infrastruttura che costeggia l'argine Sud del torrente Vibrata, immersa in passi di natura quasi selvaggia. L'evento ha posto anche molti interrogativi e perplessità sul futuro della ciclabile, scatenando in seguito non poche polemiche politiche. La principlale osservazione sorge in considerazione dei gravi danni che potrebbe subire, a causa di eventuali fenomeni meteorologici distruttivi, soprattutto, in caso di piena e tracimazione del fiume. Ombre e dubbi che rimandano alla manutenzione della ciclabile che, in un simile scenario naturalistico, non potrà che essere basata sull'attenta e costante verifica delle condizioni del percorso.