Alba Adriatica - Esborso colossale in vista per espropri mai pagati
Il 7 gennaio si aprirą la vertenza per stabilire la somma milionaria da rimborsare agli eredi
ALBA - A circa 40 anni di distanza, scatta il conto alla rovescia per stabilire l'entità dell'esborso dovuto dal Comune albense nei confronti di privati, per espropri risalenti al 1979 e mai indennizzati. Il prossimo 7 gennaio, al Tribunale civile di Teramo (giudice Francesca D
i Bari), si aprirà la vertenza per mettere la parola fine al lungo contenzioso, con la quantificazione della somma da pagare agli eredi dei proprietari terrieri espropriati, forti di una recente sentenza della Cassazione in merito al caso, in cui si evince che le aree private in questione dovevano essere liquidate al momento della stessa occupazione. La prospettiva per l'Ente municipale non è delle migliori, alla luce del conteggio milionario già presentato dalla parte richiedente il risarcimento, difesa dall'avvocato Stefano Flajani, pari a 12milioni di euro per gli anni che vanno dal 2005 al 2017. A questo conto salato, bisognerà poi aggiungerne dell'altro denaro, per il periodo che va dal 1979 al 2005. Potrebbe, quindi, emergere un saldo colossale, forse di ben oltre 25milioni di euro, tale da mettere in ginocchio il Comune che 40 anni fa, dopo accordi di programma per realizzare alcuni edifici, nonché l'odierna sede distaccata del Municipio, in via Bafile, non ha mai onorato il debito. Fino ad oggi le casse di Palazzo di città sono state sempre in attivo ma questa vicenda del passato è riemersa come un incubo, provocando non poche preoccupazioni all'amministrazione in carica che ha incaricato due studi legali associati. Infatti, a difendere il Comune rivierasco, per evitare un pesante tracollo finanziario che graverebbe per diversi lustri sull'intera collettività, saranno gli avvocati Danilo Consorti e Manrico Ciafrè.