Alba Adriatica - Problemi a raffica nel primo tratto di pista ciclabile
Il recente maltempo ha messo a nudo la fragilitą dell'opera a ridosso del torrente Vibrata
ALBA - Il tratto iniziale della pista ciclabile che va da Alba a Corropoli, è un continuo bollettino di imprevisti e problemi. L'ultimo, in ordine di tempo, già previsto da coloro che risiedono nella zona, è emerso in occasione delle recenti precipitazioni piovose che hanno trasportato fango, nonché formato vistose crepe, sul nuovo manto d'asfalto del percorso ciclabile, realizzato nei mesi estivi. Un elemento, questo, legato al maltempo che in un ambito naturale, quale il lungofiume del torrente Vibrata, può assumere aspetti molto critici, se non rovinosi e distruttivi. Infatti, dopo l'apertura del cantiere, a luglio, si è trattato di una prima prova in condizioni meteorologiche avverse che però ha mostrato tutta la fragilità dell'opera, rispetto al selvaggio ambiente fluviale circostante. Inoltre, bisogna anche considerare che nei prossimi mesi si potrebbero verificare situazioni di maltempo peggiori della volta scorsa, soprattutto, se le acque del corso fluviale dovessero tracimare. Insomma, se si sommano anche le lamentele degli imprenditori della zona artigianale albense, la ciclabile dal mare all'entroterra, finanziata con 1.300.000 dalla Regione, non sembra essere proprio nata sotto una buona stella. In tanti cominciano ad avere dubbi, ad iniziare dal presidente del Movimento civico Val Vibrata - Monti della Laga,
Domenico Di Matteo. Questi, da mesi segue l'evolversi dei lavori, proponendo diversi punti di riflessione. "Non ho voglia -ha sottolineato- di polemizzare e di lanciare accuse generalizzate ma certe situazioni, peraltro anticipate, sono evidenti. E' stato ideato -ha incalzato- un piano di manutenzione della pista ciclabile, che attraversa tratti di campagna e canneti?". Di Matteo, infine, si rivolge al sindaco di Alba,
Antonietta Casciotti. "Ho grande stima del sindaco -ha affermato- e la esorto a non approvare le perizie di variante sulle modifiche del tracciato, perché -ha concluso- è necessario fermarsi e non sommare altri errori a quelli già commessi".