(13 Novembre 2018)
Alba Adriatica - Caccia agli evasori della tassa per i rifiuti urbani
Oltre 5.000 avvisi stanno per essere inviati ai morosi, per gli anni che vanno dal 2013 al 2015
ALBA - Comune albense sempre più a caccia di coloro che non pagano le dovute gabelle municipali. Infatti, è in procinto di scattare l'operazione per recuperare i contributi relativi alla tassa dei rifiuti urbani. Presto partiranno oltre 5.000 avvisi di riscossione coattiva che dovrebbero far rientrare nelle casse dell'Ente, tra multe ed interessi per le imposte non regolarizzate, una cifra che potrebbe superare un milione e mezzo di euro. L’amministrazione comunale, diretta dal sindaco Antonietta Casciotti, infatti, ha già effettuato le verifiche del caso con controlli incrociati mediante anche la ditta Poliservice incaricata in Val Vibrata alla raccolta differenziata dei rifiuti. A conclusione di quest'ultima fase di accertamento è stato poi formato un registro degli utenti morosi. Gli anni interessati dal recupero coatto per le imposte della Tares e Tari, riguardano il periodo che va annualità 2013 al 2015. Tra qualche giorno, dunque, il concessionario Abaco incaricato dal Comune albense al compito di far pagare il conto a chi ha evaso il tributo, attraverso la riscossione forzata, spedirà ben 5.130 ingiunzioni di pagamento, così da chiudere definitivamente la questione delle annualità rimaste in sospeso. C'è da segnalare che la percentuale di evasione della tassa sui rifiuti è sempre in aumento e, al momento ad Alba Adriatica si aggira intorno al 30%, come da standard nazionale. Un fattore certamente determinato anche dalla crisi economica di molte famiglie che hanno forti difficoltà a saldare qualsiasi tipo di bolletta. Il denaro da incassare per il triennio in programma si divide in 465.000 euro per l'anno 2013, quasi 50.000 euro nel 2014 e 573.000 nel 2015. Intanto, il Comune albense ha già in corso un'altra azione di riscossione coatta, per altri 472.000 euro, inerente una montagna di multe, circa 6.500, per aver trasgredito il codice della strada, nel biennio 2015 e 2016. In questo caso, la riscossione è stata affidata all'Agenzia delle entrate.
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