Alba Adriatica - Telecamere attive solo di notte ma anche non funzionanti
Il vice sindaco Ciccarelli risponde all'interrogazione del consigliere De Berardinis
ALBA - Un'interrogazione, da parte del consigliere comunale di minoranza
Giuliano De Berardinis (
nella foto), sulle telecamere installate dal Comune in gran parte della cittadina, ha fatto emergere alcuni
aspetti poco noti sulle regole di funzionamento delle stesse ma anche situazioni critiche scaturite da momentanei problemi tecnici. "Ci risulta -ha rivelato De Berardinis- che le telecamere collocate davanti agli edifici scolastici non registrino di giorno". Per il rappresentante della lista civica "Città Viva", "è una scelta che non si comprende, in quanto il sistema di videosorveglianza non è in grado di registrare eventuali reati o atti criminali, all'entrata ed all'uscita dalla scuola". I dubbi in merito sono stati chiariti dal vice sindaco
Alessandra Ciccarelli che in questo caso ha fatto riferimento alle norme vigenti sulla privacy per i minori. "Le telecamere -ha riferito- sono spente dalle ore 6 alle ore 22, visto che l'amministrazione precedente ha inteso tutelare l'edificio scolastico quando è chiuso" Inoltre, De Berardinis ha anche chiesto delucidazioni su quanto accaduto la scorsa estate nel Palazzetto dello Sport, in via degli Oleandri, in occasione di un "raid" ladresco non ripreso dagli obiettivi che controllano l'area della struttura comunale. "Sì è vero -ha risposto la Ciccarelli- in questo frangente ci sono stati disguidi di natura tecnica. Dopo il furto abbiamo pensato ad una manomissione dell'impianto ma il sopralluogo effettuato ha evidenziato un malfunzionamento". Un sistema che ha bisogno di frequenti verifiche tecniche, affinché non ci siano occhi di vetro che non vedono nulla, specie in seguito al vistoso mutamento attuato negli ultimi 3 anni: da zero telecamere nel 2015 ad circa 60 di oggi. Nei prossimi mesi però è atteso un ulteriore potenziamento con altri 21 obiettivi da posizionare, questa volta però tutti con lo scopo di garantire l'ordine pubblico in luoghi pubblici, ad iniziare dal lungomare, agli ingressi viari cittadini.