Alba Adriatica - L'incubo della vertenza per gli espropri del passato
Il prossimo17 dicembre prima udienza per stabilire l'entitą degli indennizzi, da milioni di euro
ALBA - Comune costiero a rischio di subire un colossale tracollo finanziario, per vecchi espropri mai pagati, risalenti agli anni 70. La scottante questione era già emersa prima dell'estate scorsa, in considerazione del fatto che una sentenza della Cassazione ha stabilito che tali terreni privati dovevano essere indennizzati. Ora la vicenda è riapparsa nell'ultima riunione dell'assise municipale, tra le righe del Bilancio comun
ale, con la variante riguardante i contenziosi legali che ha visto il competente assessore,
Simone Pulcini, aumentare il "budget" di spesa di altri 18mila euro per questa ingarbugliata storia. Soldi che serviranno per l'assistenza legale, da parte di due studi, quando il prossimo 17 dicembre è prevista la prima udienza della vertenza che dovrà indicare l'effettivo rimborso destinato agli eredi dei proprietari degli appezzamenti espropriati, in pieno centro cittadino. I lotti, in quel periodo, furono acquisiti per permettere ad alcune cooperative la costruzione di appartamenti popolari, nonché l'odierna sede municipale distaccata, in via Bafile, che in principio doveva essere un mercato coperto, mai realizzato. Finora, le casse dell'Ente sono hanno sempre goduto di ottima salute ma adesso, a Palazzo di città, si addensano nubi minacciose che suscitano una certa inquietudine visto che, se dovesse andare male, per il Comune di Alba si tratterebbe di un esborso macroscopico, calcolato in circa 12milioni di euro solo per gli anni che vanno dal 2005 al 20017, senza contare quelli a partire dal 1979. Un vero incubo del passato che potrebbe mettere in ginocchio, per diversi lustri, l'attività amministrativa e lo sviluppo della stessa località balneare. Per entrare in possesso delle aree in oggetto, il Comune adottò la pratica dell'occupazione d'urgenza per rendere possibile l'esproprio e la concessione del diritto di superficie. Oggi però a quasi 40 anni di distanza, il percorso giudiziario si potrebbe concludere con un conto molto salato.