Alba Adriatica - Sanitą: mobilitą passiva verso le Marche da record
Il M5Stelle propone mutamenti per un aspetto che ha riflessi economici per le casse regionali
ALBA - Il Movimento 5Stelle di Alba denuncia l'evidente problema della mobilità passiva che interessa diversi centri vibratiani, in particolari quelli costieri. "Un fenomeno -si legge in una nota- che vede una buona parte degli abitanti della Val Vibrata usufruire del sistema sanitario di Ascoli e San Benedetto del Tronto, in maniera del tutto fisiologica. Eppure pochi sanno che così facendo sono un peso per tutta la nostra Regione, in quanto le prestazioni extra-regionali, anche se per pochi chilometri, si pagano e non poco". I dati emersi in un recente convegno, svoltosi a S. Benedetto, sulla sanità interregionale, hanno indicato la provincia di Teramo tra le peggiori in Italia per mobilità passiva, risultando al 104º posto su 110. Per i 5Stelle è "incredibile che in base alla sola residenza anagrafica si continui a caricare passività nelle casse della Regione". Per tale posizione nella classifica della mobilità passiva che da parte dei pentastellati viene ritenuta "un vero caso sanitario nazionale" ed alla della nuova rete ospedaliera abruzzese che non prevede ospedali di eccellenza sulla costa teramana, bisognerebbe cambiare il contesto delle norme. "Occorre -si suggerisce nel comunicato- prendere coscienza della nostra posizione geografica e superare il regionalismo sanitario, attraverso un conteggio più funzionale e meno istituzionale". In tal senso anche l'Agenzia nazionale per i servizi regionali (Agenas), ha espresso dubbi sul sistema della residenza, ritenendo più equilibrato misurare l'emigrazione ospedaliera su tempi di percorrenza, tra residenza e luogo della prestazione sanitaria". A soffrire di mobilità passiva di prossimità, in provincia di Teramo, sarebbe Alba e parte della Val Vibrata. "Serve -si conclude- un accordo interregionale come prescrive la legge che si basa sul bacino di utenza e non su quello della residenza."