Alba Adriatica - Approvato il progetto per ampliare il cimitero comunale
Messi in campo 1.100.000 euro per completare l'opera entro il 2020. La SP 259 in mano all'Anas
ALBA - Approvato il progetto definitivo, redatto dal tecnico comunale
Luigi Irelli, per ampliare il cimitero municipale, in via Certosa. Presto si procederà all'esecuzione del 2º stralcio dei lavori che prevede la r
ealizzazione del secondo e terzo piano, per un importo complessivo presunto di 1.100.000 euro. L'intervento, per dotare il Camposanto di ulteriori 446 nuovi loculi, è già stato inserito nel programma triennale delle Opere pubbliche e, se non ci saranno intoppi, verrà concluso entro il 2020. La spesa illustrata nel crono-programma ha calcolato 250mila euro nel 2018, 200mila euro nel 2019 e 650mila euro nel 2020. Per reperire i fondi necessari all'ampliamento si provvederà alla richiesta di un mutuo alla Cassa DD.PP. o ad altri istituti bancari. Negli ultimi anni, il Comune adriatico si trovato ad affrontare serie difficoltà per dare degna sepoltura ai defunti, nonché vere e proprie emergenze, come nella scorsa primavera, quando non c'era più una tomba disponibile, costringendo l'ente all'acquisto immediato di 64 loculi provvisori. Intanto, con la nuova soluzione progettuale, è stata rinviata anche la questione relativa al fatto che, comunque, in futuro bisognerà individuare un'altra area cimiteriale. Per quanto concerne, invece, la viabilità c'è da segnalare che l'annunciato passaggio di competenze dalla Provincia all'Anas della SP 259 della Val Vibrata, è stato sottoscritto. L'aspetto non è di poco conto, specie per una strada che lascia molto a desiderare, proprio nel suo tratto più trafficato: dalla rotatoria della SS 16, fino a quella antistante il casello della A 14. Uno stretto budello di circa 1 Km. che, oltre allo svincolo autostradale, porta anche ai centri commerciali. In varie occasioni è ingorgato dai veicoli a passo d'uomo, senza alcuna possibilità di manovra, compresi gli eventuali mezzi di soccorso. Assolutamente sconsigliato poi a pedoni e ciclisti. Con l'Anas i spera di mutare in meglio tale contesto di arretratezza e pericolo.