Un gruppo di famiglie residenti nella trafficata strada chiede la soluzione del disagio
ALBA - Questa v
olta non è la musica ad alto volume a disturbare il sonno dei cittadini albensi e dei turisti ancora in vacanza, bensì i tombini stradali che, al passaggio delle auto sulla piastra di copertura, provocano un sensibile ondeggiamento della stessa, causando un forte frastuono, specie nelle ore notturne. L'ultima segnalazione di protesta, in merito a tale inconveniente peraltro già esistente da oltre un decennio, adesso è giunta da un gruppo di residenti, in viale Mazzini, che "dopo aver segnalato -si legge nella nota inviata- più e più volte, a sindaci e responsabili dei vari uffici municipali, il disagio vissuto, da parecchi mesi, il problema creato dai tombini rumorosi resta ancora irrisolto". Il gruppo di famiglie albensi torna a chiedere un intervento tecnico adeguato a mettere fine ad una situazione di notevole stress e fastidio, simile a quella di un grande scalo ferroviario. Sì, perché d'estate il transito dei veicoli è intenso e continuo, e quel rumore metallico insistente non è certo una dolce melodia che invita al relax ed a conciliare il sonno. I malumori per i tombini traballanti sono iniziati, soprattutto, dopo il rifacimento del lungomare Marconi, nel 2013, con la costruzione del nuovo marciapiede sul lato Ovest della carreggiata, dove sono poi sorti decine di punti di controllo oscillanti. I rumori dei tombini lungo la riviera sono veramente assillanti e sono già stati oggetto di esame, da parte dei tecnici di Palazzo di città, per individuare soluzioni utili a ridurre o meglio ancora ad eliminare il fracasso scatenato ogni qualvolta un'auto vi passi sopra. Finora, pur intervenendo con guarnizioni e saldature, non è stato ottenuto granché, e tutte le moderne metodologie in campo, veramente efficaci a silenziare il rumore dei tombini, sembrano costare molto denaro. In molti casi, inoltre, vanno anche inserite in un contesto di rifacimento degli asfalti dissestati.