Alba Adriatica - Osservazioni critiche per la ciclabile lungo il torrente
Ad esternare dubbi č stato il presidente del Movimento civico Val Vibrata-Monti della Laga
ALBA - Il progetto della pista ciclabile per collegare la costa e l'entroterra vibratiano, da Alba-Civitella del Tronto, non raccoglie solo consensi ma anche critiche. Ad esprimere perplessità sulla nascente opera pubblica, iniziata un mese e mezzo fa, con il primo tratto Alba-Corropoli di circa 7 Km., è stato il presidente del Movimento civico Val Vibrata-Monti della Laga,
Domenico Di Matteo. Il primo elemento di contestazione è legato al fatto che la pista non sia stata raccordata, attraverso Via Vittorio Veneto (SS 16), alle ciclabili del lungo fiume Vibrata e del lungomare. In sostanza, per passare da una parte all'altra dei percorsi c'è bisogno di tornare ad immettersi su alcuni tratti di strade urbane, molto trafficati. "La fretta -ha evidenziato Di Matteo- e la mancanza di una programmazione preventiva, rischiano di portare a termine un'opera che presenta diverse criticità, a partire dai rischi di erosione del Vibrata, in caso di piene. Gli interventi -ha insistito Di Matteo- fanno fatti con criterio, tutelando tutti gli attori interessati alla pista ciclabile e i proprietari di aree agricole presenti lungo il tracciato". Il presidente non rinuncia neanche a qualche stoccata politica al disegno sostenuto dalla Regione, con circa 1.300.00 euro, in mano all'Unione dei Comuni. "Per come è stata pensata e gestita -ha concluso Di Matteo che nel complesso resta favorevole all'idea- la struttura rischia di rappresentare solo un modo per non perdere dei finanziamenti, in vista delle elezioni regionali". Inoltre, tra gli aspetti deficitari è emerso anche quello riguardante la manutenzione che, in un tale contesto naturale, sarà molto impegnativa, specie dopo le stagioni invernali. Finora, non è stato siglato nessun accordo tra Alba e Corropoli, per la pulizia e salvaguardia della pista ciclabile.